BARBERA: SULLO SCIOPERO NEI TRASPORTI IL PD NON RESTI IN MEZZO AL GUADO

APPLICARE IL PRINCIPIO MAGGIORITARIO ALLO SCIOPERO NEL SETTORE DEI TRASPORTI NON E’ INCOSTITUZIONALE E ALLINEA IL NOSTRO ORDINAMENTO A QUELLI DEI PRINCIPALI ORDINAMENTI EUROPEI

Fondo di Augusto Barbera (professore di diritto costituzionale ed ex-parlamentare del PCI e del PDS) pubblicato sul  Messaggero il 3 marzo 2009

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AUGURI E DUE CONSIGLI AL NUOVO SEGRETARIO: APPUNTI SUL DILEMMA DEL PD

LE IDEE-FORZA CON LE QUALI IL NUOVO PARTITO PUO’ RIATTIVARE LA FIDUCIA DEL PAESE NELLA POSSIBILITA’ DI GUARIRE DAI DUE MALI PIU’ GRAVI CHE LO AFFLIGGONO. E IL RISCHIO DI RIMANERE IN MEZZO AL GUADO, TRA LA VECCHIA SPONDA DEL SINDACATO E QUELLA NUOVA DELLA PARTE PIU’ DINAMICA DELLA SOCIETA’ CIVILE

Editoriale pubblicato sul Corriere della Sera del 23 febbraio 2009

            Il nostro Paese soffre di due mali gravi, tra loro connessi: 1) l’inefficienza di molta parte delle sue amministrazioni pubbliche e 2) un tessuto produttivo troppo chiuso all’innovazione, agli investimenti provenienti da altri Paesi, alle nuove generazioni; quindi incapace di crescita già nella congiuntura positiva degli anni scorsi, figuriamoci nella congiuntura attuale di recessione.

EDITORIALE PER ELUANA ENGLARO

LA POESIA DI EMILY DICKINSON DICE PIU’ E MEGLIO DI QUANTO POSSANO DIRE CENTO TRATTATI DI ETICA, DI MEDICINA O DI DIRITTO

Da Emily Dickinson, Tutte le poesie, a cura di Marisa Bulgheroni, Meridiani Mondadori, Milano, 2001. Segue, tratta dalla stessa fonte, la traduzione di Margherita Guidacci. Nella sezione “Interventi” è disponibile l’intervento che svolgerò al Senato il 9 febbraio 2009 sul disegno di legge del Governo circa il trattamento dovuto nei casi di confine tra vita e morte.

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MARIO MONTI: LA PROPOSTA DI ICHINO, UNA SPERANZA PER I GIOVANI

CONTRO LA RECESSIONE OCCORRONO RIFORME STRUTTURALI CAPACI DI RAFFORZARE LA DOMANDA PIU’ CHE L’OFFERTA, PROMUOVERE IL NUOVO PIU’ CHE DIFENDERE IL VECCHIO: IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY VA ESATTAMENTE IN QUESTA DIREZIONE

E’ riportata qui di seguito l’ultima parte del fondo di apertura del Corriere della Sera dell’8 febbraio 2009, a firma di Mario Monti. Nella prima parte dell’articolo il noto economista, Presidente dell’Università Bocconi ed ex-Commissario UE per la concorrenza, critica le misure che stanno essendo prevalentemente adottate, sui due lati dell’Atlantico, per rilanciare l’economia, volte più a salvare vecchie strutture produttive e imbrigliare verso di esse i consumi, che a rafforzare la domanda lasciando che sia essa a scegliere dove indirizzarsi, anche verso nuovi prodotti e servizi liberamente scelti. Nella seconda parte egli osserva che l’adozione di riforme strutturali coraggiose abiliterebbe il Governo italiano, agli occhi dei mercati finanziari, a praticare anche una politica di bilancio più incisiva. Una di queste riforme strutturali fondamentali è mirata alla transizione alla flexsecurity.

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PROVIAMO A ELIMINARE QUEL “CIOE””

 

</p> Scarica l’articolo comparso su il Foglio

 

Segue la mia Risposta, pubblicata dal Foglio il 7 febbraio 2009

 

Caro Direttore,

leggo sul Foglio del 5 febbraio una nota non firmata (intitolata “Meglio più contratti”) sul disegno di legge cui sto lavorando, mirato al superamento del dualismo protetti/precari nel mercato del lavoro e alla “transizione a un sistema di flexsecurity”. L’autore della nota muove a questo progetto cinque critiche, alle quali cerco qui di rispondere puntualmente.

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SALARI E PROFITTI: LE VERITA’ NASCOSTE

UN SISTEMA DI RELAZIONI INDUSTRIALI NEL QUALE CIASCUNA PARTE RAGIONA SU DATI DIVERSI, SENZA CHE SI POSSA DISPORRE DI UNA BASE-DATI CONDIVISA, NON POTRA’ MAI FUNZIONARE BENE

Articolo di Andrea Ichino, Giovanni Pica e Valentina Adorno pubblicato su il Sole 24 Ore del 28 gennaio 2009

      L’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali reggerà alla prova dei fatti? Avvantaggerà i lavoratori? Le imprese? Entrambi? Alla fine del periodo di sperimentazione di quattro anni, dicono le parti, tireremo le somme. Perché lo possano davvero fare, però, sarebbe necessario un monitoraggio immediato e continuativo dell’andamento delle retribuzioni reali e dei margini di profitto. Purtroppo questo monitoraggio non sarà possibile perché mancano i dati statistici necessari per la sua realizzazione. Se la situazione rimanesse questa, l’esperimento non potrebbe generare in tempi utili un insieme di dati accettati da entrambe le parti in base ai quali trarre conclusioni.
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PAGELLE ALLA SCUOLA

QUALCHE COSA SI STA MUOVENDO ANCHE SOTTO LE ALPI SUL TERRENO DELLA VALUTAZIONE DELLE SCUOLE: UN’ESPERIENZA DI AVANGUARDIA DELLA FONDAZIONE AGNELLI IN PIEMONTE

Articolo di Luigi La Spina pubblicato su La Stampa il 28 gennaio 2009

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IL LEARNFARE BRITANNICO: COME SI PROMUOVE LA MOBILITA’ SOCIALE

DAL PARTITO LABURISTA BRITANNICO, ANCHE NELLA STAGIONE DI GORDON BROWN, ABBIAMO MOLTO DA IMPARARE SU COME SI COSTRUISCE LA PARITA’ DI OPPORTUNITA’ IN UNA SOCIETA’ IN CUI LA DISUGUAGLIANZA E’ IN CRESCITA

Articolo di Maurizio Ferrera pubblicato sul Corriere della Sera del 21 gennaio 2009

     Orfano di Tony Blair e deluso dal grigiore di Gordon Brown, il pensiero riformista europeo sembra aver chiuso il dossier sul New Labour, ritenendone ormai esaurita la spinta propulsiva. La pubblicazione, martedì scorso, di un ambizioso Libro Bianco sulla mobilità sociale (fermamente voluto proprio da Brown) sollecita ora qualche ripensamento. Si tratta infatti di un documento  interessante, che fornisce spunti e proposte originali su alcune sfide di base per ogni società aperta: come promuovere una maggiore eguaglianza di opportunità, come valorizzare merito e talenti, come combattere i privilegi di censo e di classe.
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IL MEZZOGIORNO E LA CULTURA DELLE REGOLE

QUANDO E’ IL CONTESTO A DETERMINARE IL COMPORTAMENTO DEI LAVORATORI: LA STESSA PERSONA IN CONTESTI DIVERSI AGISCE IN MODO DIVERSO
Articolo di Andrea e Pietro Ichino, pubblicato sul Corriere della Sera il 9 settembre 1997

     In una grande impresa italiana del settore terziario che occupa ventimila dipendenti in filiali sparse su tutto il territorio nazionale, il lavoratore occupato in una filiale meridionale, a parita’ di ogni altra condizione, ha una probabilita’ 2,6 volte maggiore di incorrere in un provvedimento disciplinare, rispetto al collega occupato in una filiale settentrionale; nel Sud, inoltre, i casi di assenza per malattia sono del 39 % piu’ numerosi rispetto al Nord, nonostante che i dati Istat mostrino semmai una minore incidenza effettiva delle malattie al Sud. Continua…

SE LA MINISTRA GELMINI FA UNA LEGGE DI SINISTRA

SULL’UNIVERSITA’ IL GOVERNO DI CENTRO-DESTRA STA FACENDO QUELLO CHE AVREBBE DOVUTO FARE IL GOVERNO PRODI
Articolo di Andrea Ichino pubblicato sul Corriere della Sera del 19 gennaio 2009 

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