PERCHÉ I GIUSLAVORISTI NON POSSONO IGNORARE L’ECONOMIA DEL LAVORO

Chi è più utile per il perseguimento dei valori costituzionali, l’economista che segnala gli effetti indesiderati di una legge, contrari a quei valori, o il giurista che sceglie per partito preso di tapparsi le orecchie?

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Risposta alla lettera di Maria Vittoria Ballestrero, 29 maggio 2017, a seguito del mio editoriale telegrafico della settimana precedente,
Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendenteIn questo dibattito è intervenuto anche Bruno Caruso: Alla ricerca di una terza via         Continua…

ANCORA SUL DIRITTO DEL LAVORO COME VARIABILE INDIPENDENTE

Una parte rilevante dei giuslavoristi italiani manifesta nostalgia per una sorta di “diritto naturale del lavoro”, cui solo negli anni ’70 il nostro ordinamento si sarebbe conformato, indifferente all’evoluzione tecnologica e soprattutto all’economia.

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 437, 22 maggio 2017 – In argomento v. anche la replica della professoressa Maria Vittoria Ballestrero, membro del Comitato direttivo della rivista Lavoro e Diritto, e il mio editoriale telegrafico della settimana precedente, La Cgil e il diritto del lavoro come variabile indipendente      Continua…

L’IDEA DI DEMOCRAZIA DI BEBBE GRILLO

Far decidere tutto direttamente ai cittadini, e non per il tramite dei loro rappresentanti in Parlamento, significherebbe eliminare il dialogo trasparente tra forze politiche diverse

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Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 436, 15 maggio 2017 – In argomento v. anche I processi di Beppe Grillo nei sotterranei della Lubjanka    
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LA CGIL E IL DIRITTO DEL LAVORO COME VARIABILE INDIPENDENTE

Stupisce questo grande sindacato convinto che la Gazzetta Ufficiale abbia il potere di assicurare ai lavoratori piena e buona occupazione

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Primo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 436, 16 maggio 2017 – In argomento v. anche Un’idea del lavoro molto lontana dall’Europa     Continua…

DA MACRON E LE PEN UNA DUPLICE LEZIONE PER RENZI E PER BERLUSCONI

En Marche! ha vinto perché ha saputo porre al centro del suo discorso il nuovo discrimine politico fondamentale, quello tra europeisti e sovranisti – E ora anche dal fronte opposto si annuncia la creazione di un nuovo partito capace di unire (tutti) questi ultimi

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 435, 7 maggio 2017In argomento v. anche La lezione francese sul nuovo spartiacque della politica mondiale, e il mio editoriale telegrafico del 21 novembre 2016, Lo scoglio su cui Berlusconi sta incagliando la destra italiana      Continua…

PRIMARIE: LA DEMOCRAZIA È QUI

D’accordo, le primarie non suscitano più l’entusiasmo di dieci anni or sono; ma le sole alternative sono il modello del congresso del secolo scorso, consistente in traffico di tessere e trattative tra capi-corrente, e quello del partito dove decide soltanto il capo
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 434 del 1° maggio 2017 – In argomento v. anche l’intervista dello stesso giorno a Libero, e, in riferimento alle primarie del 25 novembre 2012, La giornata di un elettore (in coda)
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LA FESTA DEL LAVORO NEL CINQUANTENARIO DI DON MILANI

Evitiamo che il primo maggio diventi la festa dell’avarizia di chi il lavoro ce l’ha e del “gli altri si arrangino”

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 434, 1° maggio 2017 – La lettera del priore di Barbiana citata nel testo è on line su questo sito sotto il titolo La dottrina sociale di don Milani    Continua…

IL PECCATO ORIGINALE DI ALITALIA

Nata come monopolista, la nostra compagnia di bandiera ha mostrato di non sapersi attrezzare per stare al gioco della globalizzazione – Sindacati e dipendenti non comprendono l’importanza di sapersi scegliere il miglior imprenditore possibile su scala planetaria; anche perché sviati da ammortizzatori sociali di straordinaria generosità
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Articolo pubblicato sul quotidiano il Foglio in due tempi, il 26 e il 27 aprile 2017 – Gli altri interventi e documenti pubblicati su questo sito sono raccolti nel portale Le vicende di Alitalia nell’ultimo quindicennio       Continua…

LA POLITICA DEL LAVORO DEL M5S – 2. IN PENSIONE PRIMA, PAGA PANTALONE

PREPENSIONARE I SESSANTENNI AUMENTANDO IL DEBITO PUBBLICO SIGNIFICA FAR PAGARE UN CONTO SALATISSIMO PROPRIO A QUEI GIOVANI IN NOME DEI QUALI LA PROPOSTA VIENE AVANZATA

Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 433, 24 aprile 2017 – V. anche il primo: La politica del lavoro del M5S – 1. Lavorare meno, a parità di retribuzione – Sulla questione dell’equilibrio attuariale dell’Inps e il confronto con i Paesi dove si lavora mediamente più a lungo, v. La questione dell’equilibrio attuariale dell’Inps    Continua…

LA POLITICA DEL LAVORO DEL M5S – 1. LAVORARE MENO A PARITÀ DI RETRIBUZIONE

LE ESPERIENZE FRANCESI DEL 1981 E DEL 2001 MOSTRANO CHE LA RIDUZIONE GENERALE AUTORITATIVA DELL’ORARIO DI LAVORO NON PRODUCE REDISTRIBUZIONE DELL’OCCUPAZIONE

Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 433, 24 aprile 2017 – V. anche il secondo, sul tema: In pensione prima, tanto paga Pantalone – Sul tema “lavorare meno lavorare tutti” v. le considerazioni proposte vent’anni or sono, ma sempre attuali, ne Il mercato del tempo di lavoro       Continua…

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