POMIGLIANO: UN CASE STUDY INTERESSANTE SULL’USO POLITICO DELLA DISINFORMAZIONE

LA FIOM HA BISOGNO DI SOSTENERE CHE L’ACCORDO FIRMATO DA FIM, UILM E FISMIC VIOLA LA LEGGE E LA COSTITUZIONE, PER EVITARE CHE IL DIBATTITO PUBBLICO ENTRI NEL MERITO DELLA VERA QUESTIONE: QUELLA, CIOE’, SUL PUNTO SE UN PIANO INDUSTRIALE DELLE DIMENSIONI DI QUELLO PROPOSTO DA MARCHIONNE VALGA O NO UNA CLAUSOLA DI TREGUA E TRE DEROGHE MARGINALI AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE

Comunicazione svolta al seminario promosso dall’Arel a Roma il 29 settembre 2010, aperto da una relazione di Raffaele De Luca Tamajo, sull’impatto dell’accordo di Pomigliano sull’evoluzione del sistema italiano delle relazioni industriali – Le altre comunicazioni al convegno sono state svolte da Cesare Damiano, Giorgio Santini e Agostino Megale

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QUANDO L’ALTARE VA A FUOCO: IL CRISTIANO, LA BUONA POLITICA E LA RELIGIONE CIVILE

CI SONO MOMENTI IN CUI E’ DOVERE ANCHE DEL RELIGIOSO E DELLO STUDIOSO ACCETTARE DI SPORCARSI LE MANI COL FARE POLITICO; E QUI SORGE IL DRAMMA DELLA CONCILIAZIONE DIFFICILE TRA LA RAGIONE ETICA, LA RAGIONE INTELLETTUALE E LA RAGIONE POLITICA. PIETRO DEL GIUDICE HA SAPUTO REALIZZARE MIRACOLOSAMENTE QUELLA CONCILIAZIONE IN CIRCOSTANZE IN CUI QUESTO POTEVA APPARIRE IMPOSSIBILE

Relazione di Pietro Ichino al convegno su Un uomo di pace in tempo di guerra (Massa, 26 giugno 2010), nel decennale della morte di Pietro Del Giudice, domenicano del Convento fiorentino di San Marco, capo dei partigiani delle Apuane dall’estate del 1944 alla Liberazione, poi Prefetto di Massa nei mesi immediatamente successivi – Sulla dialettica tra ragione etica, ragione intellettuale e ragione politica v. anche, in questo sito, la mia conferenza su Morale e politica, con alcuni brani di Dietrich Bonhoeffer

EUROPEAN FLEXSECURITY AND GLOBALIZATION: A CRITICAL PERSPECTIVE

IL PUNTO SULLE PROSPETTIVE DELL’AGENDA EUROPEA IN TEMA DI FLEXSECURITY, NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE
Saggio di Marc De Vos pubblicato sull‘International Journal of Comparative Labour Law and Industrial Relations – volume 25, Issue 3, September 2009, 209.

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PROSPETTIVE DI RIFORMA DELLA MATERIA DEGLI APPALTI NELLA PROPOSTA DEL NUOVO CODICE DEL LAVORO (DDL N. 1873/2009)

DIPENDENZA ECONOMICA E DIPENDENZA ORGANIZZATIVA COME CRITERI PER LA DELIMITAZIONE DEL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA REGOLA DELLA COOBBLIGAZIONE SOLIDALE PER I DEBITI DI LAVORO
Comunicazione al convegno dell’Associazione Giuslavoristi ItalianiLucca, 20 novembre 2009

Sommario – 1. Necessità di una distinzione tra gli appalti in cui si manifesta la specializzazione produttiva delle imprese e appalti mirati all’elusione degli standard. – 2. Il criterio di distinzione del 1960, l’abbandono di ogni distinzione nel 2004 e la disordinata stratificazione legislativa degli anni successivi. – 3. Una possibile reimpostazione e soluzione ragionevole della questione. – 4. La combinazione dei criteri della dipendenza economica e della “dipendenza organizzativa” nel progetto per un nuovo Codice del lavoro (d.d.l. n. 1873/2009). – 5. Due obiezioni e le rispettive risposte. – Appendice.  Disciplina dell’appalto dipendente e dell’appalto interno secondo il disegno di legge presentato al Senato da Ichino e altri l’11 novembre 2009, n. 1873. – Bibliografia.

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INTERVISTA A GINO GIUGNI

IN QUESTO DIALOGO DEL 1993 IL GRANDE GIUSLAVORISTA, BRACCIO DESTRO DEL MINISTRO BRODOLINI NEI LAVORI PREPARATORI DELLO STATUTO DEI LAVORATORI, RACCONTA LA SUA VITA E PARLA DELLE PROSPETTIVE DI EVOLUZIONE DEL NOSTRO DIRITTO DEL LAVORO

Intervista a cura di Pietro Ichino, pubblicata sulla Rivista italiana di diritto del lavoro, I, 1993 – Gino Giugni è morto a Roma il 5 ottobre 2009 a 82 anni Continua…

IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE A UN REGIME DI FLEXSECURITY

IL CONTENUTO DELLA PROPOSTA – LE OBIEZIONI PIU’ RECENTI E LE RISPOSTE

Pubblicato sul Quaderno n. 3/2009 della rivista ItalianiEuropei, settembre 2009

I. Contenuto della proposta

1. Il cammino di un progetto ‑ Nel numero 4 di ItalianiEuropei dello scorso anno ho dato conto, a grandi linee, del progetto a cui avevo lavorato negli anni immediatamente precedenti con l’aiuto di alcuni colleghi del Dipartimento di Studi del Lavoro dell’Università di Milano. Da allora quel progetto è venuto affinandosi attraverso più di cento incontri pubblici in ogni parte di Italia, promossi dalle organizzazioni più diverse: università, confederazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl) e sindacati di categoria di livello centrale o periferico, associazioni imprenditoriali di tutti i settori, circoli e federazioni del P.D., circoli del P.D.L. (sì: a Milano e a Mantova anche il maggior partito del centro-destra ha manifestato in questo modo un qualche interesse per questa iniziativa), associazioni religiose, centri culturali, e altre ancora. Il progetto è venuto affinandosi, soprattutto, attraverso una sorta di “negoziato” informale tra parlamentari P.D. provenienti dal mondo delle imprese e provenienti dalle confederazioni sindacali maggiori. Col risultato che i termini dello scambio politico, nel quale il progetto si concreta, hanno subìto un progressivo aggiustamento, giungendo a esprimersi in parametri in parte diversi rispetto a quelli iniziali. Continua…

M. CRIPPA: “LUCI E OMBRE DELLA FLEXSECURITY DI PIETRO ICHINO”

Articolo di Marco Crippa pubblicato nel Bollettino ADAPT, organo della Fondazione Marco Biagi, il 16 marzo 2009. Segue una mia breve nota di replica.

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LE QUESTIONI APERTE IN MATERIA DI GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO DI LICENZIAMENTO

IL DIBATTITO TRA I GIUSLAVORISTI SUL CONTROLLO GIUDIZIALE DELLE SCELTE IMPRENDITORIALI IN MATERIA DI LICENZIAMENTO

Intervento al convegno di Venezia dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro – 25 maggio 2007

            1. ‑ Delle tre belle relazioni introduttive, mi sollecita a intervenire soprattutto quella sulla disciplina del licenziamento e soprattutto la parte di essa in cui Luca Nogler si propone di definire l’ambito e i limiti del controllo giudiziale sul recesso per motivo oggettivo. Secondo questa costruzione il giudice deve, innanzitutto, controllare che l’atto non contrasti con un divieto posto da una legge speciale; deve inoltre controllare che esso sia “veritiero”, cioè veramente motivato da scelte organizzative effettive, corrispondenti a quelle enunciate.

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UN SISTEMA DI MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI IN FUNZIONE DELLA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA

Una proposta per la valutazione delle scuole e degli studenti presentata all’INVALSI – Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione – da Daniele Checchi (Università degli Studi di Milano), Andrea Ichino (Università degli Studi di Bologna), e Giorgio Vittadini (Università degli Studi di Milano-Bicocca) l’8 dicembre 2008.

<br />  Progetto Invalsi

CHE COSA INSEGNA LA SOCIOLOGIA DEL LAVORO SU VALUTAZIONE E MISURAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

IL SAGGIO PRESENTATO DA LORENZO BORDOGNA, UNO DEI MASSIMI ESPERTI ITALIANI DELLA MATERIA, QUANDO E’ STATO CONSULTATO DALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DEL SENATO
SENATO DELLA REPUBBLICA

COMMISSIONE 1 – AFFARI COSTITUZIONALI
AUDIZIONE 10 settembre 2008

Intervento di Lorenzo Bordogna, Professore Ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro – Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano, Presidente del Corso di Laurea in Management Pubblico – Università degli Studi di Milano

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