NESSUNA NOSTALGIA PER IL VECCHIO ARTICOLO 18

UNA PICCOLA GALLERIA DEGLI ORRORI PRODOTTI DALLA NORMA ORA RISCRITTA DALLA LEGGE FORNERO, IN MATERIA DI LICENZIAMENTO DISCIPLINARE

Capitolo a cura di Andrea Del Re, avvocato in Firenze, tratto dal libro Art. 18: la reintegrazione al lavoro, a cura di Bornengo e Orazi, edito da Esculapio, Bologna, luglio 2012 – Per completezza di informazione, va detto che in tutti i casi menzionati in questa rassegna di giurisprudenza in materia di recesso per colpa del lavoratore il giudice ha riconosciuto che una mancanza grave fosse effettivamente stata commessa, ma ha ritenuto comunque che essa non fosse tale da giustificare la perdita del posto: si tratta dunque di casi nei quali, secondo la nuova formulazione dell’articolo 18 dettata dalla legge Fornero – L. n. 92/2012 -, la reintegrazione non può essere disposta (perché la mancanza contestata è stata effettivamente commessa), e il giudice – se ciononostante ritiene che non sussista il giustificato motivo di licenziamento – può disporre soltanto un indennizzo di entità compresa tra il minimo di 12 e il massimo di 24 mensilità

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DUBBI SULLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DEI RITARDI NEI PAGAMENTI DELLO STATO ALLE IMPRESE

UN LETTORE ESPERTO DELLA MATERIA INDICA I POSSIBILI OSTACOLI ALL’EFFETTIVITÀ DELLE MISURE ADOTTATE ULTIMAMENTE PER CONSENTIRE LA COMPENSAZIONE DEI CREDITI VERSO L’ERARIO CON I DEBITI FISCALI O L’ACCESSO PER GLI STESSI CREDITI ALLO SCONTO BANCARIO

Lettera pervenuta il 9 luglio 2012, in riferimento all’intervento di Enrico Morando in Senato, del 4 luglio precedente, sullo stesso tema – Segue una mia risposta, nella quale cito l’opinione diversa di un altro esperto di cose bancarie

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LE MODIFICHE CONCORDATE ALLA RIFORMA FORNERO NON NE ALTERANO L’IMPIANTO

SALVO IL RINVIO DI UN ANNO DELL’ASPI, ERRORE CHE VA CONTRASTATO CON DECISIONE, L’ACCORDO TRA LE FORZE DI MAGGIORANZA PER ALCUNE MESSE A PUNTO DELLA LEGGE, GIUSTIFICATO DALL’IMMINENZA DEL VERTICE EUROPEO, NON PUÒ ESSERE VISTO COME UN RITORNO INDIETRO RISPETTO ALLE SCELTE COMPIUTE

Dichiarazione all’agenzia di stampa Labitalia-ADN Kronos raccolta da Alessia Trivelli, 10 luglio 2012

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L’AGENDA MONTI AL CENTRO DELLA PROSSIMA LEGISLATURA

DEL PROGRAMMA DELL’ATTUALE GOVERNO IL PARTITO DEMOCRATICO DEVE FARE CON COERENZA IL PROPRIO PROGRAMMA DI GOVERNO PER LA PROSSIMA SCADENZA ELETTORALE, COLLOCANDOLO IN UNA PROSPETTIVA ALMENO DECENNALE

Documento sottoscritto da quindici parlamentari democratici, pubblicato sul Corriere della Sera il 10 luglio 2012, per la convocazione di una prima assemblea nazionale di discussione su questi temi, che si svolgerà a Roma venerdì 20 luglio 2012, alle Scuderie di Palazzo Ruspoli, via di Fontanella Borghese n. 56/b con inizio alle ore 15.00 – Scroll down towards the bottom of the page for English

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N. 208 – 9 luglio 2012

LO SPREAD CHE NON CALA E I MALI DI PANCIA DI PDL E PD
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PERCHÉ LO SPREAD NON CALA

GLI OSSERVATORI E OPERATORI INTERNAZIONALI GUARDANO CON PREOCCUPAZIONE ALLE INCOERENZE STRATEGICHE DEL PDL, MA ANCHE DEL PD – L’ITALIA HA BISOGNO DI UNA POLITICA CAPACE DI PROIETTARE  LA “LINEA MONTI” BEN OLTRE LA PRIMAVERA 2013

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 208, 9 luglio 2012 Continua…

RISOLTA LA QUESTIONE DEI RITARDI DI PAGAMENTO DEI DEBITI STATALI VERSO LE IMPRESE

UNA NORMA INTRODOTTA DAL SENATO NEL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO CONSENTE AL CREDITORE DI OTTENERE LA CERTIFICAZIONE DEL CREDITO STESSO IN FUNZIONE DELL’ANTICIPAZIONE BANCARIA E DELLA COMPENSAZIONE CON IL DEBITO FISCALE

Dichiarazione di voto di Enrico Morando per il Gruppo Pd al Senato, nella seduta pomeridiana del 4 luglio 2012, sulla legge di conversione del decreto-legge n. 3284-B, recante  “Razionalizzazione della spesa pubblica” – La notizia riguardante questa innovazione legislativa, ignorata dai media, ha invece una importanza di primo piano per la riattivazione della crescita economica del Paese, consentendo di rimettere decine di miliardi di euro a disposizione del tessuto produttivo – Nel testo dell’intervento la notizia tecnica è evidenziata in grassetto

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IL PROBLEMA DEL 36 PER CENTO DI GIOVANI ITALIANI DISOCCUPATI

LA CAUSA PRINCIPALE È COSTITUITA DAL DIFETTO GRAVISSIMO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE: I GIOVANI ITALIANI COMPIONO LE SCELTE DECISIVE PER LA LORO VITA PROFESSIONALE SENZA DISPORRE DELLE INFORMAZIONI INDISPENSABILI

Brani estratti dalla registrazione del mio intervento svolto in apertura del seminario sulla riforma del lavoro promosso dagli Studi Ichino Brugnatelli & Associati e LabLaw, messi on line da Repubblica.it – Milano, 2 luglio 2012

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COME CI VEDE IL WASHINGTON POST

UN PAESE PRIVO DI CULTURA CIVICA, IL CUI BUSINESS BASATO SUL NEPOTISMO E SU FORTI VINCOLI FAMILIARI NE MINACCIA LO STESSO FUTURO ECONOMICO

Articolo di Steven Pearlstein pubblicato sul quotidiano Washington Post il 29 giugno 2012

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CHE COS’È, TECNICAMENTE, IL “DIRITTO AL LAVORO”

PREVALE L’OPINIONE SECONDO CUI L’ARTICOLO 4 DELLA COSTITUZIONE NON ATTRIBUISCE AL LAVORATORE UN DIRITTO SOGGETTIVO DA FAR VALERE VERSO UN ALTRO SOGGETTO, BENSÌ IMPONE ALLA REPUBBLICA DI PERSEGUIRE UNA SITUAZIONE DI PIENA OCCUPAZIONE

Lettera pervenuta a seguito della pubblicazione on line del mio editoriale telegrafico del 2 luglio 2012 su questo argomentoSegue la mia risposta – In argomento v. anche, su di una posizione solo in parte coincidente con la mia, l’intervento di Matteo Rizzolli sul sito IMille.org: Il lavoro non è un diritto ma una libertà

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