IL NUOVO DIRITTO DEL LAVORO SECONDO MACRON
Il neo-presidente francese ha da tempo preannunciato una riforma del lavoro e delle relazioni industriali sostanzialmente identica a quella annunciata, ma realizzata solo per metà, dal Governo Renzi: leggi il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 439, dove invito Governo e Parlamento, nella prossima legislatura, a completare l’opera. Continua…
Il neo-presidente francese ha da tempo preannunciato una riforma del lavoro e delle relazioni industriali sostanzialmente identica a quella annunciata, ma realizzata solo per metà, dal Governo Renzi
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 439, 5 giugno 2017 – In argomento v. anche La rivoluzione politica di Macron, e, di Enrico Morando, Un’agenda per la nuova sinistra europea; inoltre: Istat: il mercato del lavoro italiano volge al bello Continua…
Nell’ultimo anno il tasso di occupazione è cresciuto in tutte le classi di età, con un aumento complessivo degli occupati di 277.000 unità – Il tasso di disoccupazione diminuisce per tutte le classi di età tranne che per gli >50, con una riduzione complessiva dei disoccupati di 147.000 unità
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Articolo di Gianpiero Dalla Zuanna, professore di demografia nell’Università di Padova e senatore Pd, pubblicato sul quotidiano il Mattino il 3 giugno 2017 – In argomento v. pure Il lavoro aumenta (e anche la disinformazione) Continua…
Erede dell’Isfol, dal dicembre 2016 l’Istituto presieduto da Stefano Sacchi ha al tempo stesso il compito di analizzare e valutare le politiche pubbliche riferite al mercato del lavoro e quello di policy advice nei confronti di ministero del Lavoro e Regioni sulla stessa materia – Ma resta aperto un rilevante problema istituzionale
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Lettera pervenuta il 27 maggio 2017 – Segue la risposta del presidente dell’Inapp, professor Stefano Sacchi – In argomento v. anche il testo del d.lgs. n. 150/2015 e gli altri documenti e interventi in proposito raccolti nel Portale della riforma del lavoro Continua…
Alitalia e Ilva: entrambe le grandi aziende in bilico sono comunemente qualificate con questo aggettivo, che oggi non è più, né può tornare a essere come è stato in passato, una parola magica
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Editoriale di Goffredo Buccini pubblicato sul Corriere della Sera il 2 giugno 2017 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 10 agosto 2015 Per avere più lavoro e migliore occorre anche saperlo perdere
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Un dibattito tra giuslavoristi sull’importanza e la portata del dialogo tra diritto del lavoro ed economia del lavoro
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Messaggi ricevuti in riferimento al mio scritto Perché i giuslavoristi non possono ignorare l’economia del lavoro, pubblicato il 29 maggio 2017: ivi i riferimenti e i link ai miei scritti precedenti sull’argomento – In proposito v. anche gli interventi precedenti della professoressa Maria Vittoria Ballestrero, del 21 e quello del professor Bruno Caruso Continua…
La critica che mi muove il collega: “Tu richiami i precedenti delle leggi sul TFR e sui licenziamenti, approvate nel 1982 e 1990 per evitare i referendum in tema, ma sai bene che non è accaduta oggi la stessa cosa”
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Lettera di Franco Scarpelli, professore di diritto del lavoro nell’Università di Milano-Bicocca, pervenuta il 31 maggio 2017, in riferimento al mio editoriale telegrafico Lavoro occasionale: una questione “di metodo” infondata – Segue la mia risposta Continua…
Dal “faccia a faccia” radiofonico emerge che A) il progetto del M5S presuppone una capacità amministrativa della quale attualmente i Centri per l’Impiego difettano quasi totalmente; B) tre quarti dei circa 20 miliardi necessari verrebbero ottenuti con un aumento della pressione fiscale.
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Trasmissione radiofonica Zapping, di Radio 1 Rai, del 30 maggio 2017, nel corso della quale si è svolto un dibattito tra i senatori Nunzia Catalfo e Pietro Ichino sul progetto del M5S di “reddito di cittadinanza” – In argomento v. anche le slides della mia presentazione svolta al seminario del 25 maggio promosso dal Gruppo dei senatori Pd sullo stesso tema Continua…
PERCHÉ I GIUSLAVORISTI NON POSSONO IGNORARE L’ECONOMIA
Chi è più utile per il perseguimento dei valori costituzionali, l’economista che segnala gli effetti indesiderati di una legge, contrari a quei valori, o il giurista che sceglie di tapparsi le orecchie per partito preso? Leggi la mia risposta meditata e documentata, e anche un poco sofferta, alla lettera della professoressa Maria Vittoria Ballestrero, a seguito dell’editoriale telegrafico della settimana scorsa Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendente. In argomento v. anche l’intervento di Bruno Caruso, professore nell’Università di Catania: Alla ricerca di una terza via.
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Non è questione di singoli diritti e tutele per la persona che lavora: la Cgil e chi se ne fa portavoce in Parlamento considerano che la migliore garanzia della dignità del lavoro consista negli alti costi di transazione
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Terzo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 438, 29 maggio 2017 – Sullo stesso argomento v. anche il primo editoriale telegrafico, Una questione “di metodo” infondata (ivi altri riferimenti ad articoli precedenti), e il secondo, Dove sta la vera incostituzionalità della nuova norma Continua…