“OCCORRE RICOSTITUIRE UN RAPPORTO CON I CETI POPOLARI, CHE VIVONO DI LAVORO – GIUDICO IMPROVVIDA LA CORSA PRECIPITOSA A PRESENTARE DISEGNI DI LEGGE SUL C.D. CONTRATTO UNICO, TANTO PIÙ CHE NESSUNO DI ESSI HA LA MINIMA PROBABILITÀ DI ESSERE APPROVATO IN QUESTA LEGISLATURA”
Articolo di Luigi Mariucci, docente di diritto del lavoro nell’Università Cà Foscari di Venezia e responsabile per il lavoro del PD dell’Emilia-Romagna, pubblicato su l’Unità del 24 aprile 2010 – V. anche la mia risposta pubblicata su Europa del 27 aprile
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I GIOVANI, CHE OGGI L’ARTICOLO 18 NON LO VEDONO NEANCHE DI LONTANO, NON CHIEDONO L’INAMOVIBILITA’, MA UN LAVORO DECENTE E LA FINE DELL’ATTUALE APARTHEID A LORO DANNO. NON RENDE LORO UN BUON SERVIZIO CHI RIFIUTA ADDIRITTURA DI APRIRE IL DISCORSO SUL COME RIPROGETTARE E RISCRIVERE IL DIRITTO DEL LAVORO PER LE NUOVE GENERAZIONI
Editoriale pubblicato su Europa il 27 aprile 2010, in risposta all’articolo di Luigi Mariucci su l’Unità del 24 aprile – Segue una risposta di Luigi Mariucci, pubblicata su Europa il 5 maggio 2010
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LA XVI LEGISLATURA COMPIE DUE ANNI: UN PRIMO BILANCIO
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DA ASTIGIANO, NON VORREI MAI CHE I MIEI FIGLI AVESSERO UN INSEGNANTE BIELLESE: TUTTA BRAVA GENTE, PER CARITA’, MA DA QUESTO A FARLI INSEGNARE QUI DA NOI CI CORRE…
Lettera aperta di Bruno Gambarotta, pubblicata su La Stampa del 24 aprile 2010 – Sul progetto governativo di regionalizzare graduatorie e concorsi per l’insegnamento nella scuola media v. anche il commento di Michele Ainis sulla Stampa del 22 aprile, che fa seguito a un intervento di Marco Rossi Doria del giorno precedente.
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Dall’Archivio degli scritti di Pietro Ichino si può scaricare il testo scritto integrale della Relazione di Pietro Ichino al Convegno promosso dall’Accademia dei Lincei (Roma, 22-23 aprile 2010), in corso di pubblicazione sulla Rivista italiana di diritto del lavoro, n. 3/2010. Della stessa relazione si possono scaricare, qui sotto, anche le slides utilizzate per la presentazione orale.
Scarica le slides in formato pdf
LA FINE DEL PATTO IMPLICITO TRA SCUOLA E FAMIGLIA – PER IL VENIRE MENO DI UN QUADRO COMUNE DI VALORI CONDIVISI – E LA TRASFORMAZIONE DEL SAPERE, NON PIU’ MONOPOLIO DEI DOCENTI, MA ACCESSIBILE RAPIDAMENTE A TUTTI, COSTITUISCONO OGGI UNA GRANDE SFIDA PER CHIUNQUE SI PROPONGA LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE – PER VINCERLA, OCCORRE UN ESERCITO CIVILE UNITARIO, BEN PREPARATO E RIMOTIVATO, NON CHIUSO IN RIDOTTE LOCALI
Articolo di Marco Rossi-Doria pubblicato su la Stampa del 21 aprile 2010 – Sul disegno del ministro della Pubblica Istruzione Gelmini di formare graduatorie per gli insegnanti su base esclusivamente regionale, vedi anche l’articolo del 22 aprile di Michele Ainis, sullo stesso quotidiano
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LE GRADUATORIE PER GLI INSEGNANTI SU BASE ESCLUSIVAMENTE REGIONALE OSTACOLANO LA COMPETIZIONE TRA I TALENTI, CONTRADDICONO L’AZIONE SVOLTA DALLO STESSO MINISTRO CONTRO IL PROVINCIALISMO DELLE UNIVERSITA’, VIOLANO IL PRINCIPIO EUROPEO DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE
Articolo di Michele Ainis pubblicato su la Stampa del 22 aprile 2010 – Vedi, su questo stesso tema, l’articolo della Stampa del giorno precedente, 21 aprile, di Marco Rossi-Doria
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E’ TEMPO DI UN PRIMO RENDICONTO: HO RACCOLTO QUI UNA SCHEDA PER CIASCUN0 DEI TEMI MAGGIORI DELL’AGENDA POLITICA INTERNA NAZIONALE, SCEGLIENDONE L’AUTORE SECONDO IL SOLO CRITERIO DELLA COMPETENZA E DELL’INDIPENDENZA DI GIUDIZIO
Rassegna a cura di Pietro Ichino, nel secondo anniversario della XVI legislatura, 26 aprile 2010. Le stesse schede saranno pubblicate domani, 27 aprile, su lavoce.info. Ciascuna scheda rappresenta, ovviamente, soltanto l’opinione del rispettivo autore
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UNA RIFLESSIONE CHE NON HA TEMPO SULL’IMMANE FORZA DELLA NATURA: IL “DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE”, DALLE OPERETTE MORALI DI GIACOMO LEOPARDI (PRIMA ED. 1826; ED. DEFINITIVA 1845)
Di fronte alla devastante eruzione di questi giorni del vulcano islandese Eyjafjallajokull, che ha chiuso ai voli aerei i cieli di gran parte del pianeta, non paiono davvero lontane due secoli queste riflessioni dell’autore della Quiete dopo la tempesta, la sua lucida consapevolezza dell’”orribile mistero delle cose e della esistenza universale”, della immane forza della natura, in grado di “annichilare in tutto” le vite degli uomini, impotenti a sfuggirle. “Immaginavi tu forse – domanda la Natura all’Islandese – che il mondo fosse fatto per causa vostra? (…) se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvederei”.
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PROFESSIONE FORENSE: IL DISORDINE DEGLI ORDINI
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