LAVORO OCCASIONALE – 3. IL PARTITO DELLA COMPLICAZIONE

Non è questione di singoli diritti e tutele per la persona che lavora: la Cgil e chi se ne fa portavoce in Parlamento considerano che la migliore garanzia della dignità del lavoro consista negli alti costi di transazione

.
Terzo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 438, 29 maggio 2017 – Sullo stesso argomento v. anche il primo editoriale telegrafico, Una questione “di metodo” infondata (ivi altri riferimenti ad articoli precedenti), e il secondo, Dove sta la vera incostituzionalità della nuova norma       Continua…

LAVORO OCCASIONALE – 2. DOVE STA LA VERA INCOSTITUZIONALITÀ DELLA NUOVA NORMA

C’è motivo di pensare che saranno semmai le imprese a far ricorso alla Consulta contro il sostanziale divieto di lavoro occasionale che viene loro imposto dalla nuova norma in discussione alla Camera

.
Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 438, 29 maggio 2017 – Sullo stesso argomento v. anche il primo editoriale telegrafico, Una questione “di metodo” infondata (ivi altri riferimenti ad articoli precedenti), e il terzo, Il partito della complicazione     Continua…

LAVORO OCCASIONALE – 1. UNA QUESTIONE “DI METODO” INFONDATA

Come già nell’82 per il trattamento di fine rapporto e nel ’90 per i licenziamenti nelle piccole imprese, anche oggi il legislatore evita il referendum accogliendone in parte le istanze, ma evitandone gli effetti eccessivi

.
Primo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 438, 29 maggio 2017 – In argomento v. anche il secondo: Dove sta la vera incostituzionalità della nuova norma; e il terzo: Il partito della complicazione – Inoltre il testo dell’emendamento presentato da Irene Tinagli il 18 maggio per la nuova disciplina del lavoro occasionale e  il mio intervento nella discussione generale sulla conversione del decreto-legge n. 25/2017, che ha abrogato i buoni-lavoro nel marzo scorso – Sul merito del referendum promosso dalla Cgil v. i miei articoli La storia surreale del voucher che toglie dignità al lavoro, pubblicato sul Foglio il 17 marzo 2017, e Chi ha paura del lavoro marginale, pubblicato sul Corriere della Sera il 25 marzo   Continua…

PERCHÉ I GIUSLAVORISTI NON POSSONO IGNORARE L’ECONOMIA DEL LAVORO

Chi è più utile per il perseguimento dei valori costituzionali, l’economista che segnala gli effetti indesiderati di una legge, contrari a quei valori, o il giurista che sceglie per partito preso di tapparsi le orecchie?

.
Risposta alla lettera di Maria Vittoria Ballestrero, 29 maggio 2017, a seguito del mio editoriale telegrafico della settimana precedente,
Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendenteIn questo dibattito è intervenuto anche Bruno Caruso: Alla ricerca di una terza via         Continua…

BRUNO CARUSO: ALLA RICERCA DI UNA TERZA VIA

Tra l’incudine e il martello delle due posizioni estreme, Bruno Caruso e Riccardo Del Punta hanno provato a  proporre una prospettiva né di pessimismo cosmico, né di facile ottimismo sulle felici,  luminose e imperiture  sorti del capitalismo e del mercato

Intervento di Bruno Caruso, professore di diritto del lavoro nell’Università di Catania, pervenuto il 22 maggio 2017 nel dibattito suscitato dal mio editoriale telegrafico Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendente, dello stesso giorno – V. anche la replica immediata di Maria Vittoria Ballestrero al mio editoriale    Continua…

IL LAVORO AUMENTA (E ANCHE LA DISINFORMAZIONE)

Il titolo “Crollo dei contratti stabili” su Repubblica di venerdì scorso dà ai lettori una informazione distorta, facendo intendere che l’occupazione stabile sia in riduzione, mentre essa è in (sia pur lento) aumento

.
Lettera inviata al quotidiano
La Repubblica il 20 maggio 2017 e non pubblicata – In argomento, per una lettura attendibile dei dati forniti dall’Inps sui flussi delle assunzioni e delle cessazioni di rapporto nel mercato del lavoro, v. anche il numero 13 del periodico della Fondazione Anna Kuliscioff, Mercato del Lavoro News, del 19 maggio 2017
Continua…

LA REPLICA DI MARIAVITTORIA BALLESTRERO SUL DIRITTO DEL LAVORO COME VARIABILE INDIPENDENTE

“L’autonomia del diritto del lavoro che rivendichiamo non è dall’economia, ma dalle dottrine economiche e in particolare dalla dottrina neo-liberista, che, insieme a tante altre conseguenze nefaste, ha esercitato una pesante influenza sul legislatore, le parti sociali, i giudici e i giuristi”

.
Lettera di Maria Vittoria Ballestrero, professoressa di diritto del lavoro nell’Università di Genova e membro del Comitato Direttivo della rivista
Lavoro e Diritto, in risposta al mio editoriale telegrafico Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendente, 22 maggio 2017 – Ringrazio Maria Vittoria di questo intervento e, con la sua autorizzazione, lo pubblico subito molto volentieri, invitando tutti i colleghi giuslavoristi a intervenire in questo utilissimo dibattito – Per chi volesse prendere conoscenza di alcuni dei miei scritti sull’utilità di una collaborazione stretta fra i giuslavoristi e gli economisti, non solo sul piano della politica del lavoro e dello ius condendum, ma anche per il discorso de iure condito, cioè per lo svolgimento migliore della funzione peculiare del giurista di interpretazione del diritto vigente, segnalo, in ordine cronologico, Il diritto del lavoro e i modelli economici, (anche in Lavoro e Diritto, 1998, pp. 309-322); Il dialogo tra economia e diritto del lavoro (anche in Riv. it, dir. lav., 2001, I, pp. 165-201);  I giuslavoristi e la scienza economica: istruzioni per l’uso, (anche in Arg. dir. lav., 2006, pp. 454-469); ma raccomando anche il saggio di Riccardo Del Punta, L’economia e le ragioni del diritto del lavoro, in Giorn. dir. lav. rel. ind., 2001, 3; infine, sulla ragion d’essere sostanziale dell’autonomia del diritto del lavoro dal diritto civile, la mia relazione su Il percorso tortuoso del diritto del lavoro tra emancipazione dal diritto civile e ritorno al diritto civile (anche in Riv. it. dir. lav., 1912, I, pp. 59-107) Continua…

ANCORA SUL DIRITTO DEL LAVORO COME VARIABILE INDIPENDENTE

Una parte rilevante dei giuslavoristi italiani manifesta nostalgia per una sorta di “diritto naturale del lavoro”, cui solo negli anni ’70 il nostro ordinamento si sarebbe conformato, indifferente all’evoluzione tecnologica e soprattutto all’economia.

.
Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 437, 22 maggio 2017 – In argomento v. anche la replica della professoressa Maria Vittoria Ballestrero, membro del Comitato direttivo della rivista Lavoro e Diritto, e il mio editoriale telegrafico della settimana precedente, La Cgil e il diritto del lavoro come variabile indipendente      Continua…

PER UNA INFORMAZIONE CORRETTA SUI FLUSSI NEL MERCATO DEL LAVORO

Negli ultimi 12 mesi le assunzioni sono aumentate del 13% e il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivo per 379.000 unità; gli occupati a tempo indeterminato continuano ad aumentare, anche se molto meno che nel 2015 – Ma aumenta anche il tasso di disinformazione (bi-partisan) su questi dati

.
Numero 13 del periodico della Fondazione Anna Kuliscioff,
Mercato del Lavoro News, a cura di Claudio Negro, 19 maggio 2017Su questo sito è disponibile anche il n. 9 dello stesso notiziario periodico   
Continua…

LA CGIL E IL DIRITTO DEL LAVORO COME VARIABILE INDIPENDENTE

Stupisce questo grande sindacato convinto che la Gazzetta Ufficiale abbia il potere di assicurare ai lavoratori piena e buona occupazione

.
Primo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 436, 16 maggio 2017 – In argomento v. anche Un’idea del lavoro molto lontana dall’Europa     Continua…

WP Theme restyle by Id-Lab
/* */