Per favorire l’attività di queste organizzazioni a sostegno di chi lavora mediante le piattaforme digitali, o comunque in forma autonoma per una pluralità di committenti, occorre istituire un tipo contrattuale a sé stante
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Lettera pervenuta il 18 settembre 2017, a seguito della pubblicazione della mia relazione presentata al convegno dei giuslavoristi a Torino sulle conseguenze dell’innovazione tecnologica sul diritto del lavoro il 15 settembre Continua…
Oggi l’Inps destina una somma ingente ai rimborsi a imprese e amministrazioni per i permessi utilizzati dai dipendenti con parenti disabili: permessi dei quali si osservano abusi molto diffusi – Perché non destinare queste risorse direttamente a chi si occupa di un parente disabile, consentendogli di ridurre l’attività lavorativa retribuita?
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Lettera inviata il 15 settembre 2017 da Vitalba Azzollini (giurista. collaboratrice di un’Autorità di vigilanza, collaboratrice dei siti lavoce.info e noisefromamerika, Phastidio e Istituto Bruno Leoni), in dissenso rispetto alla proposta contenuta nella lettera di un frequentatore del sito pubblicata in precedenza – Segue la mia risposta, nella quale propongo la soluzione del problema sintetizzata nel titolo Continua…
Molti giudici del lavoro sono di volta in volta iper-formalisti, o iper-sostanzialisti, a seconda che sia l’una o l’altra opzione a consentire la reintegrazione del lavoratore – Il principio di immediatezza, in materia disciplinare, non è una regola formale, ma un corollario del principio di correttezza, motivato da esigenze di equità sostanziale: che in questo caso sono state gravemente disattese
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Articolo pubblicato sul quotidiano La Notizia il 21 febbraio 2017 – In argomento v. anche la raccolta di casi giudiziali sconcertanti in materia di licenziamento contenuta nel portale Sentenze anomale in materia di licenziamento Continua…
Se con la nuova disciplina ne è rimasto (visibile) soltanto l’1%, e se deve escludersi che l’altro 99 per cento si sia trasformato in lavoro ordinario, deve ritenersi che esso si sia trasformato o in lavoro nero, o in non lavoro – Ciò dovrebbe indurre il legislatore quanto meno a tornare a consentire alle imprese il ricorso al lavoro intermittente
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Lettera pervenuta il 13 settembre 2017 – Segue la mia risposta al passaggio della lettera in tema di disciplina del lavoro occasionale e del lavoro intermittente – In argomento v. anche il mio intervento del 19 aprile scorso in Senato nella discussione sull’abrogazione della vecchia disciplina dei buoni-lavoro
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Un nuovo portale mette on line le ricerche di personale di piccole imprese lombarde, ponendo in evidenza il paradosso di un Paese con il 34 per cento di disoccupazione giovanile, dove non si trovano panificatori, calzolai, baristi, camerieri, idraulici, elettricisti, antennisti, legatori di libri, e la lista potrebbe continuare a lungo
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Non è certo la prima volta che su questo sito si parla di situazioni di skill shortage, cioè di posti di lavoro che sarebbero immediatamente disponibili, ma che restano a lungo scoperti per mancanza di persone dotate delle competenze necessarie (li si contano in Italia in centinaia di migliaia: v. in proposito, tra gli altri, I giacimenti occupazionali che non sappiamo sfruttare; ivi i link a interventi e documenti in argomento pubblicati in precedenza). Oggi – 17 settembre 2017 – andiamo un po’ più sul concreto, presentando una iniziativa molto interessante di Confartigianato Lombardia che consente di vedere on line uno per uno i profili professionali che molte imprese artigiane lombarde cercano, per lo più senza trovarli. Questo è, peraltro, soltanto un aspetto del problema in questo settore: l’altro è costituito dalle 20.000 imprese artigiane italiane che ogni anno chiudono per limiti di età dei rispettivi titolari, senza trovare giovani interessati cui trasmettere il know-how professionale specifico e l’avviamento commerciale. Continua…
Mentre le piattaforme digitali destrutturano l’organizzazione tradizionale del lavoro, nel rapporto di lavoro continuativo il coordinamento telematico erode l’efficacia delle vecchie tecniche protettive: le nuove possibili tecniche protettive – Ma per aspetti diversi l’evoluzione tecnologica rafforza la persona che lavora
Presentazione in formato Power Point della relazione presentata al convegno promosso dall’Associazione Giuslavoristi Italiani, Torino, 15 settembre 2017 Continua…
Fact checking sulla leggenda delle assunzioni degli ultracinquantenni e le preoccupazioni per la qualità della nuova occupazione
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Numero 19 del periodico della Fondazione Anna Kuliscioff, Mercato del Lavoro News, a cura di Claudio Negro, 1° settembre 2017 – Su questo sito sono disponibili anche il n. 13 e il n. 9 dello stesso notiziario periodico Continua…
Mentre le piattaforme digitali destrutturano l’organizzazione tradizionale del lavoro, nel rapporto di lavoro continuativo il coordinamento telematico erode l’efficacia delle vecchie tecniche protettive: le nuove possibili tecniche protettive – Per aspetti diversi, tuttavia, l’evoluzione tecnologica rafforza la persona che lavora
Relazione presentata al convegno promosso dall’Associazione Giuslavoristi Italiani, Torino, 15 settembre 2017 (una sintesi del contenuto della relazione nell’ultimo paragrafo) – In argomento v. anche Perché non dobbiamo temere che la tecnologia ci impedisca di lavorare (ivi ulteriori riferimenti)
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Lo sgravio contributivo al 50% costituisce una misura transitoria utile; ma la soluzione strutturale del problema della disoccupazione giovanile sarà dato soltanto da un servizio efficace e capillare di orientamento scolastico e professionale
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Intervista a cura di Antonietta Ferrante per l’agenzia di stampa ADN Kronos, 26 agosto 2017 – In proposito vedi anche Ridurre il cuneo per aumentare l’occupazione dei giovani
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