LAVORO: È STATA DURA, MA ABBIAMO FATTO MOLTO

La vicenda del braccialetto di Amazon offre lo spunto per un bilancio delle riforme varate in questa legislatura – Come è accaduto per tutte le più importanti riforme avversate dalla sinistra nell’ultimo quarantennio, anche il Jobs Act finirà coll’essere rapidamente metabolizzato e accettato dai suoi oppositori più duri


Intervista a cura di Alessandra Ricciardi, pubblicata su Italia Oggi il 15 febbraio 2018 – In argomento v. anche il mio articolo su
lavoce.info Il braccialetto di Amazon: i falsi problemi e quelli veri e la mia intervista al Corriere della Sera Dieci anni in Parlamento: luci e ombre
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ACEA: UN ACCORDO REGRESSIVO CHE IGNORA GLI UTENTI

Sul piano sindacale, la pattuizione mirante al “ripristino dell’articolo 18 ante-Jobs Act” è pressoché irrilevante: il suo rilievo è di natura esclusivamente politico-mediatica; ciò che rende ancora più sconcertante, in questa operazione, la convergenza della Cgil con la gestione comunale romana a Cinque Stelle

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Messaggio ricevuto l’8 febbraio 2018 – Segue la mia risposta – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 30 settembre 2015,
“Questa legge non s’ha da applicare”      Continua…

OCCUPAZIONE: LA FLESSIONE DI DICEMBRE 2017 SI SPIEGA CON LA FINANZIARIA 2018

Gli indicatori di stock e di flusso relativi all’andamento del mercato del lavoro nell’ultimo mese dell’anno passato scontano la forte decontribuzione strutturale prevista dalla legge di bilancio per il nuovo anno

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Scheda tecnica a cura di Claudio Negro, pubblicata nel n. 27 di Mercato del Lavoro News, organo della Fondazione Kuliscioff, 6 febbraio 2018In argomento v. anche il numero precedente dello stesso notiziario
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Protected: IL MANUALE DEL DIRITTO DEL LAVORO ITALIANO PER I CINESI

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IL BRACCIALETTO AMAZON: I FALSI PROBLEMI E QUELLI VERI

Il nuovo apparecchio brevettato da Amazon di per sé non comporta alcuna forma di controllo a distanza del lavoratore – Ciò che va verificato in concreto e rivendicato è la compatibilità con il benessere psico-fisico di chi lo usa; e la spartizione equa del guadagno di produttività

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Articolo pubblicato sul sito
lavoce.info il 6 febbraio 2018 – In argomento v. anche la mia intervista al Corriere Fiorentino del 4 febbraio, Amazon, il Jobs Act e le polemiche che girano a vuoto   Continua…

AMAZON, IL JOBS ACT E LE POLEMICHE CHE GIRANO A VUOTO

Risposta a Piero Grasso ed Enrico Rossi (LeU): il bracciale brevettato serve soltanto a facilitare il reperimento dell’oggetto giusto sugli scaffali e a segnalare l’eventuale errore – Se fosse finalizzato al controllo a distanza sul lavoro, in Italia sarebbe vietato ora, come lo sarebbe stato prima della riforma del 2015

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Intervista a cura di Paolo Ceccarelli, pubblicata sul dorso toscano del
Corriere della Sera il 4 febbraio 2018 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico Amazon: il bracciale della discordia   Continua…

AMAZON: IL BRACCIALE DELLA DISCORDIA

Nessun controllo a distanza; ma è bastato che l’apparecchio fosse in forma di bracciale per scatenare una dura polemica riferita a un problema inesistente

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 468, 5 febbraio 2018 – In argomento v. anche la mia intervista al Corriere Fiorentino del 4 gennaio e il mio editoriale telegrafico del 7 settembre 2015, Controlli a distanza: tanto rumore per nulla     Continua…

GLI EFFETTI SULL’OCCUPAZIONE DEGLI INCENTIVI ECONOMICI E DELLA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI

Un giuslavorista aperto al confronto con gli economisti del lavoro discute degli effetti della riforma del lavoro sullo stock e i flussi occupazionali, contestando metodo e risultati di una ricerca in proposito

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Intervento di Valerio Speziale, professore di diritto del lavoro nell’Università di Chieti e Pescara, 30 gennaio 2018, in risposta all’articolo di Andrea Ichino, professore di economia del lavoro all’Istituto Universitario Europeo di Firenze,  pubblicato sul Corriere Economia del 24 dicembre 2017,
Quanto hanno pesato gli sgravi e quanto la nuova disciplina dei licenziamenti sulle assunzioni stabili , che a sua volta si riferiva al saggio di Paolo Sestito ed Eliana Viviano, Firing costs and firm hiring: Evidence from an Italian reform in corso di pubblicazione sulla rivista Economic Policy – All’intervento di V.A. risponde A.I.: per rendere più chiaro il confronto, in questo post le risposte sono inserite subito dopo il passaggio dell’intervento di V.S. a cui si riferiscono, evidenziate con margine rientrato, carattere corsivo e colore blu – Il dialogo, ovviamente, resta apertissimo: altri interventi, sia di Valerio Speziale sia di chiunque altro, verranno pubblicati e segnalati nella Nwsl settimanale – In argomento v. anche il Dialogo tra un economista e un giuslavorista sulla riforma dei licenziamenti       Continua…

LAVORO A TERMINE E PART-TIME NON SONO PIAGHE D’EGITTO

Il numero dei contratti a tempo determinato in Italia, pur cresciuto negli ultimi anni (crescita che è giusto proporsi di contenere), è tuttavia in linea con la media europea e inferiore rispetto a Germania e Olanda – Stesso discorso per il lavoro a tempo parziale

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Scheda tecnica a cura di Claudio Negro, pubblicata nel n. 26 di
Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione Kuliscioff , il 22 gennaio 2018 – In argomento v. anche, su questo sito, nel n. 21 dello stesso bollettino, Il punto sul lavoro a tempo determinato       Continua…

LAVORO: I RISULTATI DI QUESTA LEGISLATURA E LE PRIORITÀ PER LA PROSSIMA

Le riforme compiute negli ultimi anni in materia di lavoro e previdenza non vanno affatto smontate, come le opposizioni faziosamente propongono, ma perfezionate e implementate per la parte ancora non compiutamente attuata o messa a punto

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Intervista a cura di Mariangela Pani, pubblicata dall’Agenzia
Adn Kronos il 15 gennaio 2018 – Per un bilancio della riforma del lavoro v. anche il mio articolo pubblicato sul Foglio l’8 gennaio, Il presente e il futuro prossimo della riforma del lavoro
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