LA FORMAZIONE EFFICACE E LO SCANDALO DELLO SKILL SHORTAGE

Come dare concretezza al diritto soggettivo a un aggiornamento professionale efficace – Il paradosso di un tasso di disoccupazione giovanile elevatissimo a fronte di centinaia di migliaia di posti di lavoro permanentemente scoperti per mancanza di persone idonee

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Slides e trascrizione dell’esposizione orale della relazione introduttiva al convegno promosso da INAZ a Milano il 16 settembre 2019 – In proposito v. anche il mio articolo pubblicato su la Repubblica il 27 giugno 2019, Formazione: il passo in più indispensabile Continua…

LEGARE GLI STANDARD RETRIBUTIVI AL COSTO DELLA VITA È EQUO E NECESSARIO

Non si vede perché un insegnante a Reggio Calabria debba guadagnare quasi il doppio, in termini di potere d’acquisto, di un insegnante a Milano – I test Invalsi ci dicono che a queste retribuzioni più alte in termini reali non corrisponde certo una migliore qualità dell’istruzione

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Articolo di Tito Boeri, pubblicato su la Repubblica il 18 luglio 2019 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico
La fuga dei professori dal Nord Continua…

JOB PROPERTY E LIABILITY: CHE COSA NE PENSAVA GINO GIUGNI

“La riforma più sensata era […] quella proposta da Mengoni nella relazione al Cnel del 1985, che limitava l’obbligo secco di reintegrazione ai casi di nullità del licenziamento […], lasciando negli altri casi la facoltà di opzione per un congruo risarcimento”

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Terzo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 504, 8 luglio 2019 – In argomento v. anche, ultimamente, il mio articolo del 10 giugno 2019 su Il dibattito tra i giuslavoristi sulla job property, e lo studio del magistrato Giovanni Armone, La giustizia e l’efficienza nelle tutele contro i licenziamenti illegittimi

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QUALI RAPPORTI TRA IL SINDACATO E IL GOVERNO GIALLO-VERDE?

Anche sul piano dell’azione sindacale è sempre più evidente l’importanza del nuovo spartiacque fondamentale della politica italiana ed europea, tra pro-UE ed euroscettici – Occupazione: perché gli ultimi dati positivi non bastano per essere ottimisti

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Intervista a cura di Guido Bossa, in corso di pubblicazione sul mensile della FNP-Cisl
Contromano, luglio 2019 – In argomento v. anche il mio articolo del 24 maggio scorso L’unità sindacale possibile, e quello di Francesco Daveri, Se il PIL non cresce, la disoccupazione non scende Continua…

SE IL PIL NON CRESCE LA DISOCCUPAZIONE NON SCENDE

Qualche calcolo a partire dai dati sulla disoccupazione degli ultimi dieci anni mostra l’inversione di tendenza consentita dalle riforme Poletti-Renzi e il contributo della crescita del Pil al calo dei senza lavoro – È invece presto per valutare gli effetti del “decreto dignità”

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Articolo di Francesco Daveri, professore di macroeconomia all’Università Bocconi, pubblicato su Lavoce.info il 5 luglio 2019 – In argomento v. anche
Dalla metà del 2018 aumentano i contratti a termine e si riducono quelli stabili, n. 43 di Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione Anna Kuliscioff

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FORMAZIONE: IL PASSO IN PIÙ INDISPENSABILE

Per abbattere il muro tra domanda e offerta di lavoro giovanile occorre attivare un meccanismo di misurazione sistematica, a tappeto, dell’efficacia dei corsi finanziati con il denaro pubblico, per selezionarli meglio e per consentire l’attivazione di un servizio efficace di orientamento scolastico e professionale

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Articolo pubblicato su
la Repubblica il 27 giugno 2019 – In argomento v. anche la mia relazione del 15 febbraio scorso su Come si contrasta la disoccupazione giovanile
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L’IDEA DELLA “STAFFETTA GENERAZIONALE” È ANCORA ATTUALE

La riduzione dell’orario degli anziani, con affidamento ad essi del compito di guida e accompagnamento di giovani neo-assunti, può dare buoni frutti sul piano micro, purché sia una opportunità incentivata e non un vincolo; e purché non alimenti l’idea che, sul piano macro, il lavoro degli anziani porta via lavoro ai giovani

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Messaggio pervenuto il 22 giugno 2019 – In argomento v. anche, oltre al disegno di legge citato nella mia risposta, l’editoriale di Maurizio Ferrera sul
Corriere della Sera del 9 dicembre 2012, e quello di Alberto Alesina sul Corriere della Sera del 22 maggio 2013 Continua…

GINO GIUGNI E IL “COLLOCAMENTO IMPOSSIBILE”

Storia di un progetto della Cgil milanese per un migliore funzionamento dell’incontro fra domanda e offerta di lavoro, di un tribunale che considerava la selezione attitudinale come un reato e di un grande giuslavorista che, pur avendo tenuto a battesimo lo Statuto dei Lavoratori, a dieci anni di distanza ne vedeva lucidamente i limiti

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Estratto dagli
atti del convegno su Strumenti per il controllo sindacale sul mercato del lavoro, promosso dalla Camera del Lavoro di Milano il 23 e 24 febbraio 1979 – Segue una mia breve presentazione del contesto nel quale il convegno si svolse e del contenuto dell’estratto, che si articola nella mia relazione introduttiva, negli interventi del professor Gino Giugni e del giudice penale del Lavoro Michele Di Lecce, nelle conclusioni del segretario generale della Camera del Lavoro Lucio De Carlini, e nella scheda contenente il protocollo del progetto di “rito ambrosiano” del collocamento cui il convegno era dedicato – Sulla figura del giuslavorista Gino Giugni v. la sua Intervista pubblicata nel 1993 sulla Rivista italiana di diritto del lavoro, la mia commemorazione sul Corriere della Sera del 6 ottobre 2009, il giorno dopo la sua morte, La lezione di Gino Giugni, e nella stessa circostanza in Senato, Gino Giugni: un intellettuale scomodo per tutti; inoltre l’articolo di Franco Debenedetti sul Sole 24 Ore del 7 ottobre 2009, L’eredità di Giugni: dallo Statuto dei Lavoratori al Codice del Lavoro
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LA GIUSTIZIA E L’EFFICIENZA NELLE TUTELE CONTRO I LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI

Una analisi dell’apparato sanzionatorio contro il recesso ingiustificato, dopo la riforma del 2012-2015, alla luce dello schema concettuale elaborato oltre quarant’anni fa da Calabresi e Melamed, centrato sulla distinzione tra property rules e liability rules – La scommessa del legislatore sulla cooperazione tra le parti

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Rielaborazione aggiornata della relazione tenuta da Giovanni Armone il 24 maggio 2016 a Roma, nell’ambito del convegno organizzato dall’Ordine degli avvocati di Roma sul tema
Il Licenziamento: profili processuali dalla Riforma Fornero alle tutele crescenti – Giovanni Armone oggi è giudice addetto all’Ufficio Massimario della Corte di Cassazione; quando svolse questa relazione era giudice del Lavoro presso il Tribunale di Roma – In argomento v. anche Il dibattito tra i giuslavoristi sulla job property, articolo col quale il 10 giugno 2019 ho risposto a un commento al mio articolo precedentemente pubblicato sul sito lavoce.info, La Cassazione e il Jobs Act Continua…

DA GAD LERNER UN’ALTRA PREDICA (SBAGLIATA) AL PD SUL LAVORO

L’opinionista di Repubblica sembra convinto che l’apprezzamento per l’opera di Marchionne sia incompatibile con lo “stare con gli operai”; dimentica che 6 operai della Fiat su 10 nel 2010 approvarono il piano di Marchionne (e gli altri 4, col senno di poi, devono essergliene grati)

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Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 503, 24 giugno 2019 – In argomento v. anche quello del 10 giugno, Quanti luoghi comuni nelle prediche al Pd sul lavoro! Continua…

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