Invece del “lavorare meno per lavorare tutti” proposto da Landini, perché non investiamo su di un sistema di servizi alle famiglie e alle persone non autosufficienti, che dia lavoro ai giovani e favorisca quello delle donne?
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 532, 16 novembre 2020 – In argomento v. anche Le virtù e gli alti costi dell’Italia fatta in casa, recensione di Francesco Giavazzi al libro di Alberto Alesina e Andrea Ichino, L’Italia fatta in casa (Mondadori, 2009)
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Il lockdown generalizzato impone ai giovani danni rilevanti per un rischio corso quasi solo dagli anziani – Se erigere un diaframma universale rigido è impossibile, procedere per gradi dove possibile sarebbe comunque utilissimo
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Articolo di Carlo Favero, Andrea Ichino e Aldo Rustichini pubblicato su il Foglio e lavoce.info il 12 Novembre 2020 – Sullo stesso argomento v. l’articolo degli stessi Autori, anche questo su il Foglio e contemperaneamente su lavoce.info; inoltre il mio editoriale telegrafico Separare gli over50 dai più giovani è possibile (ed è meglio del lockdown) Continua…
La debolezza delle persone nei confronti delle imprese è dovuta per la maggior parte al difetto di servizi efficaci, che consentano loro di conoscere e usare il mercato del lavoro per allargare le proprie possibilità effettive di scelta
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Trascrizione dell’intervento svolto a Modena il 10 settembre 2020, nell’ambito della manifestazione Laboratorio aperto – Tutti gli interventi, le recensioni, le interviste e i commenti sul libro L’intelligenza del lavoro sono facilmente reperibili attraverso la pagina web dedicata al libro
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Lo scandalo dei quasi due milioni di posti di lavoro qualificato o specializzato che restano permanentemente scoperti, anche in questo periodo di crisi gravissima
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Intervista a cura di Luca Mazza pubblicata su Avvenire il 12 novembre 2020 – Sulle situazioni di skill shortage che si censiscono nel nostro Paese anche in questo periodo di crisi gravissima v. anche Skill shortage anche nella fase più nera della crisi (ivi ulteriori riferimenti) Continua…
Il paradosso delle imprese che, anche nell’occhio del ciclone della recessione più grave, cercano impiegati, tecnici e operai di tutti i livelli, senza trovarli – Un campo d’azione smisurato per le politiche attive del lavoro, che ancora non decollano
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Bollettino Excelsior, pubblicato da ANPAL e Unioncamere, novembre 2020 – In argomento v. anche Molta domanda e poca offerta di lavoro di basso profilo; inoltre la mia relazione su La formazione efficace e lo scandalo dello skill shortage Continua…
Si profila la convivenza tra modelli diversi di inquadramento giuridico-contrattuale del platform work, che potrebbe addirittura trovare riconoscimento in un unico contratto collettivo di settore, dedicato a disciplinare al tempo stesso, ma separatamente, il rapporto dei collaboratori e quello dei dipendenti
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Articolo pubblicato l’11 novembre 2020 su lavoce.info – In precedenza, sullo stesso argomento e sullo stesso sito, v. Contratto per i rider: è davvero pirata? Continua…
La “zona grigia” fra lavoro subordinato e lavoro autonomo sempre più larga, e la sempre più forte necessità di renderla facilmente accessibile e attraversabile, mi inducono a ritenere auspicabile una semplificazione e maggiore trasparenza immediata della retribuzione del lavoro dipendente
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Uno scambio di opinioni tra Calogero Massimo Cammalleri, professore di diritto del lavoro nell’Università di Palermo e me, in riferimento al mio editoriale telegrafico La direttiva UE sul minimum wage e la trasparenza dei salari, 2 novembre 2020 Continua…
La proposta di direttiva UE sulla retribuzione oraria minima è l’occasione per un ripensamento della struttura delle retribuzioni, oggi nel nostro Paese indebitamente complicata
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Terzo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 531, 2 novembre 2020 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 10 giugno 2019, Il minimum wage ha bisogno di retribuzioni trasparenti Continua…