FLESSIBILITA’ SICURA: IL CORAGGIO DI SPERIMENTARE

IL SEGRETARIO DEL PD LOMBARDO SOSTIENE IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE A UN NUOVO SISTEMA DI PROTEZIONE DEL LAVORO ISPIRATO AI MODELLI NORD-EUROPEI

Articolo di Maurizio Martina, Segretario regionale lombardo del Pd, pubblicato su l’Unità del 29 gennaio 2009

     Un mondo diviso a metà: è questa la condizione effettiva in cui si trova oggi il mercato del lavoro italiano, diviso al suo interno fra lavoratori garantiti e non garantiti. Circa nove milioni di lavoratori sono tutelati dai meccanismi di protezione consolidatisi negli anni mentre altri nove milioni di cittadini stanno, ancora oggi, al di fuori di qualsiasi rete di sostegno. Continua…

L’ACCORDO INTERCONFEDERALE SENZA LA CGIL: DOMANDE E RISPOSTE

E’ STATA DAVVERO UNA TRAPPOLA AI DANNI DELLA CONFEDERAZIONE DI EPIFANI?  QUALI EFFETTI PRODURRA’ SUI LIVELLI RETRIBUTIVI? QUALE CAM BIAMENTO PORTERA’ NELLA STRUTTURA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA?

26 gennaio 2009

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IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY

SCHEDA SINTETICA

 o       L’idea centrale è questa: delineare un sistema di protezione del lavoro ispirato ai modelli nord-europei di flexsecurity, destinato ad applicarsi ai nuovi rapporti di lavoro. Questo sistema offrirà Continua…

IL MEZZOGIORNO E LA CULTURA DELLE REGOLE

QUANDO E’ IL CONTESTO A DETERMINARE IL COMPORTAMENTO DEI LAVORATORI: LA STESSA PERSONA IN CONTESTI DIVERSI AGISCE IN MODO DIVERSO
Articolo di Andrea e Pietro Ichino, pubblicato sul Corriere della Sera il 9 settembre 1997

     In una grande impresa italiana del settore terziario che occupa ventimila dipendenti in filiali sparse su tutto il territorio nazionale, il lavoratore occupato in una filiale meridionale, a parita’ di ogni altra condizione, ha una probabilita’ 2,6 volte maggiore di incorrere in un provvedimento disciplinare, rispetto al collega occupato in una filiale settentrionale; nel Sud, inoltre, i casi di assenza per malattia sono del 39 % piu’ numerosi rispetto al Nord, nonostante che i dati Istat mostrino semmai una minore incidenza effettiva delle malattie al Sud. Continua…

I 500 LAUREATI CALABRESI ECCELLENTI, CHE RISCHIANO DI ESSERE AVVIATI DALLA REGIONE ALLA NULLAFACENZA

COME SPRECARE I FONDI REGIONALI E DEL FONDO SOCIALE EUROPEO, ATTIVANDO NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CENTINAIA DI “STAGE” DELLA DURATA DI DUE ANNI, A MILLE EURO AL MESE, DI NATURA SOSTANZIALMENTE ASSISTENZIALE

Quella che segue è la lettera aperta inviata da me al Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero il 14 gennaio 2009. Segue, nello stesso giorno, la risposta dell’on. Giuseppe Bova, Presidente del Consiglio regionale della stessa Regione, con una mia replica, nella quale formulo una proposta per raddrizzare questa iniziativa, decisamente iniziata male.  A seguito di questo scambio, alla fine della seduta antimeridiana del Senato del 15 gennaio ho presentato una interrogazione parlamentare  recante le firme – oltre alla mia – di Enrico Morando, Paolo Nerozzi, Antonio Rusconi, Marco Follini, Maria Pia Garavaglia e numerosi alrti senatori della Commissione Lavoro del Senato. Nel pomeriggio del 15 gennaio è pervenuta infine una risposta di Agazio Loiero, Presidente della Giunta Regionale, che è pubblicata qui dopo l’interrogazione. Seguono la lettera inviata al Corriere da alcuni dei giovani laureati calabresi partecipanti all’iniziativa e i messaggi su questo tema di uno studente calabrese e di un sindacalista. Numerosi interventi di altri stagisti interessati sul blog “Repubblicadeglistagisti”.

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COME SI SUPERA L’APARTHEID TRA PROTETTI E NON PROTETTI NEL MERCATO DEL LAVORO

IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY IN 30O PAROLE

 

Articolo pubblicato sul settimanale Oggi il 13 gennaio 2009

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GLI STRUMENTI CONTRO LA DISUGUAGLIANZA E L’APARTHEID FRA PROTETTI E PRECARI

DETASSARE I REDDITI DI LAVORO PIU’ BASSI E’ SOLO UN PROBLEMA DI DENARO PUBBLICO E DI VOLONTA’ POLITICA. ESTENDERE A TUTTI I LAVORATORI GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, INVECE, PUO’ NON COSTARE UNA LIRA ALL’ERARIO, MA RICHIEDE LA PARALLELA ATTIVAZIONE DI SERVIZI EFFICIENTI DI RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAMENTO, CHE OGGI NON ABBIAMO

Articolo pubblicato su il Riformista – 11 gennaio 2009

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LE QUESTIONI APERTE IN MATERIA DI GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO DI LICENZIAMENTO

IL DIBATTITO TRA I GIUSLAVORISTI SUL CONTROLLO GIUDIZIALE DELLE SCELTE IMPRENDITORIALI IN MATERIA DI LICENZIAMENTO

Intervento al convegno di Venezia dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro – 25 maggio 2007

            1. ‑ Delle tre belle relazioni introduttive, mi sollecita a intervenire soprattutto quella sulla disciplina del licenziamento e soprattutto la parte di essa in cui Luca Nogler si propone di definire l’ambito e i limiti del controllo giudiziale sul recesso per motivo oggettivo. Secondo questa costruzione il giudice deve, innanzitutto, controllare che l’atto non contrasti con un divieto posto da una legge speciale; deve inoltre controllare che esso sia “veritiero”, cioè veramente motivato da scelte organizzative effettive, corrispondenti a quelle enunciate.

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F.A.Q. SUL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY

TUTTE LE DOMANDE E OBIEZIONI PIU’ FREQUENTI, CON LE RELATIVE RISPOSTE

Sono qui raccolte e sintetizzate le principali domande e obiezioni di lettori ed elettori sul progetto per la transizione a un nuovo sistema di protezione della stabilità del lavoro e il superamento del mercato duale, seguite dalle mie risposte. A queste si aggiungono le mie risposte alle osservazioni e obiezioni di Donata Gottardi e di Luigi Mariucci. Per i link alla bozza di disegno di legge e a tutti gli altri documenti concernenti il progetto, disponibili nel sito, vai al Portale della Flexsecurity

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PIU’ DONNE AL LAVORO, CON ETA’ PENSIONABILE PARI E TASSE DISPARI

PERCHE’ NON E CONTRADDITTORIO PROPORRE LA PARIFICAZIONE TRA UOMINI E DONNE SUL PIANO DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO E AL TEMPO STESSO LA DETASSAZIONE SELETTIVA DEL LAVORO FEMMINILE

Trascrizione della registrazione dei miei interventi al Forum promosso dal Partito radicale a Roma il 9 dicembre 2008, sul tema: In pensione quando? Al lavoro come? Donne, crisi economica, vulnerabilità sociale, occupazione, equiparazione Continua…

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