ENRICO LETTA SUL PROGETTO FLEXSECURITY

“LA PROPOSTA DI ICHINO RISPONDE A UN PROBLEMA MOLTO SERIO, QUELLO DI ROVESCIARE COMPLETAMENTE IL MECCANISMO CHE OGGI VEDE I GIOVANI CHE ENTRANO NEL MERCATO DEL LAVORO VIVERE UNA STAGIONE DI GRANDE E PERSISTENTE INCERTEZZA”

Il 16 febbraio 2009, a una happy hour politica di quelle che vanno di moda a Milano, Fabrizio Buratto, giornalista di Job 24, ha placcato Enrico Letta, che  è uno dei due destinatari (l’altro è il ministro Sacconi) delle due lettere aperte inviate dai direttori del personale Gidp e da un gruppo di giovani sul progetto Flexsecurity-proposta Ichino. Ecco il servizio, tratto dal sito di Job24.

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LETTERA APERTA DI UN GRUPPO DI GIOVANI A MAURIZIO SACCONI E A ENRICO LETTA CONTRO L’APARTHEID NEL MERCATO DEL LAVORO

 
 CARI MINISTRI DEL LAVORO DEL GOVERNO IN CARICA E DEL GOVERNO-OMBRA, BASTA COLL’APARTHEID TRA PROTETTI E PRECARI NEL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO! VI CHIEDIAMO DI IMPEGNARVI PER UNA RIFORMA CHE CONSENTA A TUTTA LA NOSTRA GENERAZIONE DI ASPIRARE A UN LAVORO “DI SERIE A”, FLESSIBILE MA CON STABILITA’ CRESCENTE NEL TEMPO E CON GARANZIE FORTI, ‘ALLA DANESE’, PER CHI PERDE IL POSTO”

     Con questa lettera aperta, che può leggersi nella seconda parte di questa pagina, un gruppo di giovani sollecita un impegno bi-partisan a sostegno del progetto per la transizione a un regime di flexsecurity: lavoro a tempo indeterminato per tutti i nuovi assunti, molto flessibile sia nell’interesse dell’impresa sia nell’interesse della persona stessa che lavora, con un sistema di protezione ispirato al modello scandinavo; le imprese si fanno interamente carico di un forte e duraturo sostegno del reddito e servizi efficienti di riqualificazione per tutti coloro che perdono il posto nei processi di aggiustamento industriale. La lettera è stata consegnata ai due destinatari il 20 febbraio 2009.
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LA LETTERA APERTA DEL GIDP A MAURIZIO SACCONI E A ENRICO LETTA A SOSTEGNO DEL PROGETTO PER LA FLEXSECURITY

DOPO IL CONVEGNO GIDP DEL 6 FEBBRAIO, NUMEROSE AZIENDE GRANDI MEDIE E PICCOLE , TRA LE PIU’ MODERNE IN ITALIA INVITANO I MINISTRI DEL LAVORO DEL GOVERNO IN CARICA E DEL GOVERNO-OMBRA A UNA INIZIATIVA BI-PARTISAN SUL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE AL REGIME DI FLEXSECURITY

     La lettera che segue è stata consegnata ai due esponenti di maggioranza e di opposizione il 20 febbraio 2009. I professionisti della gestione delle risorse umane e/o le imprese che intendono sottoscrivere questa lettera aperta possono ancora farlo, attraverso il sito del GIDP: le nuove adesioni verranno periodicamente trasmesse ai due destinatari (per ulteriori informazioni: segreteria@gidp.it). C’è anche il sostegno della Ferrari di Maranello!
     Il testo del disegno di legge, la scheda sintetica e ogni altro documento relativo al progetto sono disponibili nel Portale della flexsecurity.
      Una lettera aperta analoga è stata indirizzata agli stessi destinatari da un gruppo di giovani, con lo stesso scopo: essi avvertono che preferirebbero di gran lunga affacciarsi su di un mercato del lavoro regolato come quello dei Paesi nord-europei, piuttosto che su di un mercato, quale il nostro attuale, caratterizzato da un regime di vero e proprio apartheid fra protetti e precari, che a due giovani su tre offre la prospettiva di rimanere per molti anni, se non per tutta la vita lavorativa, nella categoria dei precari.             

LETTERA APERTA
20 febbraio 2009
Al Ministro per il Lavoro e il Welfare
On. Maurizio Sacconi
Al Ministro-ombra per il Lavoro e il Welfare
On. Enrico Letta
             Noi qui sottoscritti, professionisti della gestione delle risorse umane del GIDP-HR, operanti in aziende, che danno lavoro a molte decine di migliaia di dipendenti, avendo esaminato e discusso approfonditamente il disegno di legge predisposto dal prof. Pietro Ichino “per la transizione a un regime di flexsecurity”, concordiamo con quanto ha dichiarato in proposito nei giorni scorsi la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: è un progetto di riforma necessario – probabilmente il solo realisticamente efficace, nel contesto italiano attuale – per consentire al tempo stesso:
   ‑ il superamento della divisione fra protetti e precari che contraddistingue oggi il nostro tessuto produttivo e che condanna gran parte delle nuove generazioni a una drammatica esclusione da standard elevati di sicurezza e qualità del lavoro;
   ‑ una flessibilizzazione delle strutture produttive (indispensabile al nostro Paese per porsi in grado di attirare il meglio dell’imprenditoria mondiale) non costruita su quella divisione, ma coniugata con un alto livello di protezione di tutti i lavoratori new entrants;
   ‑ l’attribuzione, finalmente, di un significato concreto e incisivo al valore della meritocrazia, della quale è di moda oggi riempirsi la bocca, senza però che finora nel nostro Paese si sia fatto nulla di apprezzabile per promuoverla effettivamente (col risultato che i giovani migliori sempre più tendono a migrare verso altri Paesi, più capaci di valorizzarne il talento).
            Non ignoriamo le resistenze culturali e politiche presenti sia in seno alla maggioranza, sia in seno all’opposizione, contro questa riforma. Ma siamo anche convinti che quelle resistenze non potranno che sgretolarsi di fronte alla disponibilità espressa dalla Presidente di Confindustria, e direttamente da un numero rilevante di aziende, per negoziare un new deal capace di offrire alle nuove generazioni prospettive drasticamente migliori rispetto a quelle offerte dal mercato del lavoro italiano oggi, senza peraltro alterare in alcun modo i diritti dei lavoratori già in attività.
            Per questo Vi chiediamo di impegnarVi al più presto in un’iniziativa bi-partisan per la promozione di questa riforma, attraverso un rapido e intenso processo di negoziazione tra le parti sociali per la messa a punto dei dettagli del progetto e la susseguente attivazione di un altrettanto iter parlamentare del disegno di legge.
            Restiamo fiduciosamente in attesa di una Vostra risposta, possibilmente congiunta.

 Paolo CITTERIO,             presidente di GIDP-HR

Aderiscono alla lettera aperta:

 

COGNOME E NOME

AZIENDA

NUMERO DIPENDENTI

 

 

 

 

1

ANGUISSOLA FERRANTE

EXHIBO S.P.A. COMMUNICATION SYSTEMS  

60

2

BACCINI ROCCO

SIDI S.P.A

300

3

BARBERO GIORGIO

COOPER-STANDARD AUTOMOTIVE

Italia 843, estero 304

4

BELSITO GABRIELE

GRUPPO UNIEURO

3000

5

BENEVIERI ALESSIA

VARVEL

79

6

BERNARDONI BARBARA

a titolo personale

 

7

BERRUTI MAURIZIO

IARP S.R.L. e HIGHTEC S.R.L.

rispettivamente 403 e 143

8

BIANCHI MARCO

a titolo personale

 

9

BLANCO STEFANO

COLLEGIO E FONDAZ. DELLE UNIV. DI MILANO

 

10

BOCCARDI MARIO

SIRTI

4681

11

BONSANTE DOMENICO

DIRETTORE DEL PERSONALE (a titolo personale)

 

12

BONO LORENZO

DIRETTORE RISORSE UMANE (a titolo personale)

 

13

BOTTARI VITO

GRUPPO SESAAB S.P.A. BERGAMO

400 (+ 700 collaboratori)

14

BOTTARO STEFANO

ALLIANCE MEDICAL

500 (+ 500 liberi profess.)

15

BRAGA LLLA ALVISE

PRESIDENTE TXT e VICEPRESIDENTE ASSINFORM

650

16

CALEARO CIMAN MASSIMO

CALEARO ANTENNE S.P.A.

 

17

CARLOTTO CARLO

ALPITEL SPA

600

18

CARUGATI GIOVANNI

ELRING KLINGER S.P.A.

12

19

CODARRI BERNARDO

BOHLER UDDEHOLM ITALIA S.P.A

270

20

CORRADI SALVATORE

BACHELOR SELEZIONE NEOLAUREATI S.R.L.

10

21

CHISARI AGOSTINO

CETA S.P.A.

70

22

CRESTANI SANDRO

OSRAM SPA

1070

23

DACCO’ GUIDO

AMMINISTRATORE DELEGATO (a titolo personale)

 

24

DE GRENET ODERISIO

a titolo personale

 

25

DELLA VALLE ANDREA

CASSA DI RISPARMIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

 

26

DE PAOLA DIEGO

VALEAS

295

27

DOZIO CLAUDIO

INVATEC

Italia 600, tot. 1000

28

DRAGOTTO ANTONIO

STMICROELECTRONICS SRL

8200

29

FABBRINI ALESSANDRO

DIRETTORE GENERALE (a titolo personale)

 

30

FORCONI PIERO

UNICOOP FIRENZE

 

31

GAMNA GIOVANNI

BEST HR

 

32

GARDINI GIOVANNI

LGH

1193

33

GIORDANO GABRIELE

PRECA BRUMMEL

460

34

GRASSI ALBERTO

SATIS HR S.R.L.

8

35

LONGONI MAURIZIO

JOHN BEAN TECHNOLOGIES SPA – PARMA

200

36

MAFFIOLI ENRICO

D.I.D. SPA

18

37

MANTOAN GABRIELE

INTERCOS

Italia 1333, estero 2154

38

MARCHIONNE FABRIZIO

SYNTHES SRL

63

39

MARFISI ROBERTO

CEDIF SRL

105

40

MARINI PIERA MARIA

SAIMA AVANDERO S.P.A.

1400

41

MELECA VINCENZO

a titolo personale

 

42

MEREGALLI MARCO

QUINTILES TRASNATIONAL ITALIA

Italia 578 estero 20.000

43

MICOTTI ALESSANDRA

ESSILOR (ESSILOR Italia; LTL; Optilens; ATR; Galileo)

500

44

MONTANARI ALESSANDRO

GABETTI PROPERTY SOLUTIONS

350

45

MORELLI PIERLUIGI

TELESERENITà

40

46

NAEF GIAMPAOLO

CEVA LOGISTICS

4981

47

ODAZIO EMANUELE

DIRETTORE RISORSE UMANE (a titolo personale)

 

48

OTRANTO MIRKO

GAS PLUS SPA

210

49

PAMPANA MAURO

BANCO DI BRESCIA

2700

50

PEDONE GIOVANNI

CAREER COUNSELING

40

51

RINETTI ANTONIO

a titolo personale

 

52

RUBINO GIOVANNI

COMPEL ELECTRONICS S.P.A.

Italia 1000, estero 400

53

SCABBIO STEFANO

MANPOWER S.P.A.

Italia 2000, estero 33.000

54

SCARABELLI PAOLA

GRUPPO FORMULA S.P.A.

350

55

SCIPPA MARCO

ELICA

Italia 1700, estero 600

56

SONZOGNI GIOVANNI

BANCO DI BRESCIA

Italia 2700 estero 3

57

SORMANI ALESSANDRO

DIRETTORE RISORSE UMANE (a titolo personale)

 

58

SPADA FRANCESCO

BAMES SRL. e SEM S.R.L

rispettivamente 510 e 160

59

TOMMASINI ANDREA

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

980

60

TOSI PAOLA

D.I.D. S.P.A

18

61

TOSSINI UMBERTO

AUTOMOBILI LAMBORGHINI S.P.A.

Italia 1018, estero 30

62

TURCHI FAUSTO

a titolo personale

 

63

USBERTI DAVIDE

GAS PLUS S.P.A.

210

64

VALOTA ROSSELLA

GRUPPO COMPEL

987

65

VANINI ARNALDO

ARVATO PRINT ITALY

1300

66

VENTURI ALESSANDRA

HEXION SPECIALTY CHEMICALS ITALIA S.P.A

144

67

VERDERAJME MARINA

ACTL

42

68

VERONELLI LUCA

a titolo personale

 

69

VILLA LUCA

THYSSENKRUPP ELEVATOR ITALIA S.P.A.

380

70

VISMARA FEDERICA

(a titolo personale) dir. pers. – CAMPIONE D’ITALIA

 

71

VITALE ANTONIO

(a titolo personale) dir. pers. – Milano 

 

 

 

 

 

 


Aggiornato al 6 aprile 2009

 

 

 

UNA LETTERA DEL DIRETTORE DEL PERSONALE DELLA FERRARI DI MARANELLO

Caro Ichino
Ho letto con profondo interesse la Sua iniziativa per la transizione ad un sistema di Flexsecurity.
Trovo la proposta particolarmente interessante e soprattutto utile per affrontare la tematica del sistema di protezione del lavoro in maniera moderna e costruttiva.
La Ferrari è da sempre promotrice di iniziative rivolte alla qualità della vita dei propri dipendenti, iniziative che le stesse Oganizzazioni Sindacali hanno più volte apprezzato con l’adesione alla logica della  “partecipazione attiva”.
In tal senso, indipendentemente dagli aspetti di schieramento politico, mi auguro che Lei possa ottenere adesioni da tutte le parti sociali al fine di realizzare un progetto che ponga l’Italia all’avanguardia sul tema della protezione del lavoro.
Voglia gradire i miei più cordiali saluti
Mario Mairano
Direttore Risorse Umane e Segreteria Generale
Ferrari SpA

 

 

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO FILIPPO PENATI PRENDE POSIZIONE SULLA FLEXSECURITY

“IN QUESTA CONGIUNTURA DI GRAVE RECESSIONE IL RISCHIO DI RIMANERE IMPIGLIATI NEL LAVORO PRECARIO PER I GIOVANI AUMENTA. SONO PER PARTIRE DALLA PROPOSTA PER LA FLEXSECURITI DEL SENATORE ICHINO”

Dichiarazione di Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano, nel corso di una Conferenza stampa del 9 febbraio 2009

“Gli ultimi dati sul mercato del lavoro nell’area metropolitana milanese raccolti dall’Osservatorio provinciale prefigurano uno scenario preoccupante e ci danno le indicazioni delle priorità su cui bisogna intervenire subito, prima che la crisi economica metta in ginocchio imprese e famiglie”.
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MARIO MONTI: LA PROPOSTA DI ICHINO, UNA SPERANZA PER I GIOVANI

CONTRO LA RECESSIONE OCCORRONO RIFORME STRUTTURALI CAPACI DI RAFFORZARE LA DOMANDA PIU’ CHE L’OFFERTA, PROMUOVERE IL NUOVO PIU’ CHE DIFENDERE IL VECCHIO: IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY VA ESATTAMENTE IN QUESTA DIREZIONE

E’ riportata qui di seguito l’ultima parte del fondo di apertura del Corriere della Sera dell’8 febbraio 2009, a firma di Mario Monti. Nella prima parte dell’articolo il noto economista, Presidente dell’Università Bocconi ed ex-Commissario UE per la concorrenza, critica le misure che stanno essendo prevalentemente adottate, sui due lati dell’Atlantico, per rilanciare l’economia, volte più a salvare vecchie strutture produttive e imbrigliare verso di esse i consumi, che a rafforzare la domanda lasciando che sia essa a scegliere dove indirizzarsi, anche verso nuovi prodotti e servizi liberamente scelti. Nella seconda parte egli osserva che l’adozione di riforme strutturali coraggiose abiliterebbe il Governo italiano, agli occhi dei mercati finanziari, a praticare anche una politica di bilancio più incisiva. Una di queste riforme strutturali fondamentali è mirata alla transizione alla flexsecurity.

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LA PRESA DI POSIZIONE DI SERGIO CHIAMPARINO SUL PROGETTO PER LA FLEXSECURITY

ANCHE IL SINDACO DI TORINO APPOGGIA IL DISEGNO DI LEGGE PER LA TRANSIZIONE A UN NUOVO SISTEMA DI PROTEZIONE DEL LAVORO. E NE DA’ UNA LETTURA “NORDISTA”: LA PARTE PIU’ AVANZATA DEL PAESE E’ PRONTA A SPERIMENTARE MODELLI NUOVI, APRENDO LA STRADA AL RESTO DEL PAESE

Dichiarazione alle agenzie di stampa del 3 febbraio 2009

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PROVIAMO A ELIMINARE QUEL “CIOE””

 

</p> Scarica l’articolo comparso su il Foglio

 

Segue la mia Risposta, pubblicata dal Foglio il 7 febbraio 2009

 

Caro Direttore,

leggo sul Foglio del 5 febbraio una nota non firmata (intitolata “Meglio più contratti”) sul disegno di legge cui sto lavorando, mirato al superamento del dualismo protetti/precari nel mercato del lavoro e alla “transizione a un sistema di flexsecurity”. L’autore della nota muove a questo progetto cinque critiche, alle quali cerco qui di rispondere puntualmente.

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MARCEGAGLIA: SIAMO INTERESSATI AL PROGETTO CUI STA LAVORANDO IL PD

DAVANTI ALLA PLATEA INTERNAZIONALE DI DAVOS, LA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA PRENDE POSIZIONE A FAVORE DEL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY

Articolo tratto da il Sole 24 Ore del 31 gennaio 2009

     Bisogna “sfruttare la crisi per riconvertire il sistema e dare più potere e maggiori opportunità ai giovani”. Per questo bisogna evitare nel lavoro “la divisione per i lavoratori tra anziani di fatto stabili e inamovibili e i giovani che invece sono in prevalenza precari”. E questo potrebbe essere realizzato “non con licenziamenti più facili, ma studiando un contratto unico, come sta ora ipotizzando il PD, che preveda inizialmente meno tutele e poi progressivamente un loro aumento, evitando così l’attuale segmentazione netta tra anziani e giovani”.
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NOTE TECNICHE SULL’ACCORDO DI RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

PERCHE’ E’ TECNICAMENTE IMPOSSIBILE STABILIRE SE L’INTESA FIRMATO DA CONFINDUSTRIA CON CISL, UIL E UGL CAUSERA’ UN AUMENTO O UNA RIDUZIONE DELLA PARTE DELLE RETRIBUZIONI NEGOZIATA AL LIVELLO NAZIONALE

Articolo pubblicato sul sito lavoce.info il 30 gennaio 2009 

</p> Scarica l’accordo quadro

 

 Il motivo principale per cui la Cgil ha rifiutato l’intesa sulla riforma della contrattazione collettiva è la prospettiva che nei futuri rinnovi nazionali esso produca una riduzione degli adeguamenti retributivi rispetto all’inflazione. Cisl, Uil, Ugl e Confindustria, che lo hanno firmato, negano invece questa prospettiva. Cerchiamo di capire come stanno realmente le cose.

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RISPOSTA A DONATA GOTTARDI E LUIGI MARIUCCI

Rispondo analiticamente alle osservazioni critiche e agli interrogativi sul “progetto per la transizione a un sistema di flexsecurity”, proposti da Donata Gottardi e Luigi Mariucci nei rispettivi documenti distribuiti ai membri della Consulta del Lavoro e del Welfare del Pd in preparazione della sessione del 4 febbraio prossimo.

Continua…

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