CHE COSA È IN GIOCO NELLE ELEZIONI USA
Fino a ieri relegato ai margini della società, con Trump il “cospirazionismo” è entrato alla Casa Bianca; e in questa nuova versione esso appare animato dall’intendimento di delegittimare i fondamenti stessi della democrazia: leggi il primo editoriale telegrafico di oggi, scritto a quattro mani con mia figlia Anna, impegnata nella ricerca sul fenomeno della diffusione delle teorie complottiste.
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SETTE NUOVE DOMANDE ALLA MINISTRA DADONE
Che cosa è cambiato rispetto alla primavera scorsa, che cosa è stato fatto, per indurci a pensare che in questo autunno lo smart work nel settore pubblico sia una cosa più seria? Se esistono dati analitici sui progressi organizzativi compiuti dalla p.a. su questo terreno, perché non vengono pubblicati? E se non esistono, di che cosa parla la titolare del Dicastero? Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi, che fa seguito al mio articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 18 giugno scorso.
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UN NUOVO SUCCESSO DEL MODELLO LIBERAL-DEMOCRATICO?
Risposta (senza certezze) a chi vede nelle brillanti performances planetarie del populismo il segno di un declino forse irrimediabile dei vecchi regimi occidentali: dall’evoluzione del M5S e forse anche della Lega, invece, i valori della società democratica aperta possono uscire rafforzati. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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Il professor Giuseppe Santoro Passarelli, presidente della Commissione di Garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici
LO SCIOPERO NELLA SCUOLA E GLI INSEGNANTI RETICENTI
A ogni proclamazione di sciopero minoritario nei servizi pubblici, come quello di USB e Unicobas del 24 e 25 settembre, torna di attualità una questione che solo incomprensibili tabù impediscono di risolvere con elementare civismo e buon senso: quella del diritto degli utenti di conoscere in anticipo l’impatto dell’agitazione sul servizio pubblico. Sostengo da tempo che nulla vieta di chiedere ai singoli lavoratori di manifestare la propria adesione allo sciopero con qualche giorno di anticipo. La Commissione di Garanzia potrebbe dare una indicazione in questo senso.
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REFERENDUM: I MOTIVI SERI DEL SÌ
Se proprio di “casta” vogliamo parlare, la più inamovibile e dannosa non è quella che siede in Parlamento; resta il fatto che la riduzione del numero dei parlamentari fa parte da oltre mezzo secolo del patrimonio del migliore riformismo costituzionale e si fonda su alcuni motivi assai seri. Leggi:
– il mio articolo pubblicato il 14 agosto su il Foglio, (cui risponde su questo sito, dissentendo garbatamente, Nino Labate); ma soprattutto
– l’articolo di Tito Boeri e Roberto Perotti pubblicato lunedì scorso su lavoce.info, Perché un parlamento più piccolo funziona meglio.
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UN RUOLO PER IL PD – 1. L’ALTERNATIVA A ROMANIZZARE IL M5S
Un modo per ancorare davvero l’Italia alla UE e all’Occidente, diverso dall'”alleanza strategica” con il M5S teorizzata da Dario Franceschi, e molto migliore. Sarà online domani il mio primo editoriale telegrafico di oggi, pubblicato contemporaneamente da il Foglio, che risponde alla domanda posta da Alessandro Maran sullo stesso quotidiano martedì scorso.
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LA TECNICA DEL CORDONE SANITARIO PER EVITARE IL CONFRONTO
Perché il fuoco di sbarramento funzioni, e il dibattito non si apra per davvero, occorre diffondere una caricatura di quello che osservo e sostengo sui difetti della gestione del personale pubblico (e ignorare le contraddizioni impressionanti in cui cade la ministra): leggi il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 525.
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SI SBLOCCANO I LICENZIAMENTI MA NON I SERVIZI PER L’IMPIEGO
Il blocco non può essere prorogato senza l’ammortizzatore sociale; ma il sostegno del reddito incondizionato non può essere prorogato senza generare distorsioni molto dannose per il tessuto produttivo. Leggi la mia intervista, a cura del Direttore Pietro Senaldi, pubblicata oggi su Libero, originata dall’uscita del mio libro L’intelligenza del lavoro.
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INTERROGATIVI SUL COMMISSARIAMENTO DI UBER ITALY
Il clamoroso provvedimento di amministrazione giudiziaria dei giudici milanesi si giustifica probabilmente molto di più in riferimento al reato di riciclaggio che agli illeciti di natura lavoristica ai danni di alcuni rider, pur evidenti, ma sulla cui riconducibilità all’articolo 603-bis del codice penale occorrerà maggiore luce: leggi il mio editoriale telegrafico pubblicato oggi sul Corriere della Sera.
I 50 ANNI DELLO STATUTO DEI LAVORATORI
Un confronto non diplomatico su luci e ombre della legge 20 maggio 1970 n. 300: i diritti fondamentali della persona in fabbrica, la forzatura parlamentare sull’articolo 18, la questione della rappresentatività dei sindacati, le vere ragioni dell’astensione Pci, il monopolio del collocamento rafforzato e i servizi al mercato del lavoro dimenticati. Sono online:
– il dialogo-intervista tra Vincenzo Bavaro, professore di diritto del lavoro dell’Università di Bari e membro della Consulta giuridica della Cgil, e me pubblicato sabato nell’inserto La lettura del Corriere della Sera;
– l’intervista parallela a Tiziano Treu e a me, a cura di Francesco Riccardi, su Avvenire di ieri;
– un faccia a faccia tra Susanna Camusso e me del 2015 sulla riscrittura degli articoli 4 e 18 dello Statuto ad opera del Jobs Act.
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