PERCHÉ I GIUSLAVORISTI NON POSSONO IGNORARE L’ECONOMIA
Chi è più utile per il perseguimento dei valori costituzionali, l’economista che segnala gli effetti indesiderati di una legge, contrari a quei valori, o il giurista che sceglie di tapparsi le orecchie per partito preso? Leggi la mia risposta meditata e documentata, e anche un poco sofferta, alla lettera della professoressa Maria Vittoria Ballestrero, a seguito dell’editoriale telegrafico della settimana scorsa Ancora sul diritto del lavoro come variabile indipendente. In argomento v. anche l’intervento di Bruno Caruso, professore nell’Università di Catania: Alla ricerca di una terza via.
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COME SI COMBATTE LA POVERTÀ
Un confronto tra la proposta del M5S di un “reddito di cittadinanza”, il Reddito di Inclusione approvato dal Parlamento e il Revenu de Solidarité Active francese; una valutazione dettagliata delle voci di copertura finanziaria indicate dallo stesso M5S per il proprio progetto: è on line la presentazione predisposta per incarico della Presidenza del Gruppo dei senatori Pd, in funzione di un seminario che si svolgerà in Senato giovedì prossimo.
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LA CGIL E LA LEGGE COME VARIABILE INDIPENDENTE
Stupisce questo grande sindacato convinto – ancora oggi, a trent’anni dal collasso del comunismo reale – che la Gazzetta Ufficiale abbia da sola il potere di assicurare ai lavoratori piena e buona occupazione: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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FRANCIA – 1. UNA DUPLICE LEZIONE PER RENZI E BERLUSCONI
En Marche! ha vinto perché ha saputo porre al centro del suo discorso il nuovo discrimine politico fondamentale, quello tra europeisti e sovranisti. E ora anche dal fronte opposto si annuncia la creazione di un nuovo partito capace di unire (tutti) questi ultimi. Leggi l’editoriale telegrafico con cui ho commentato a caldo il risultato delle presidenziali francesi.
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LA FESTA DEL LAVORO NEL CINQUANTENARIO DI DON MILANI
Evitiamo che diventi la festa dell’avarizia di chi il lavoro ce l’ha e del “gli altri si arrangino”: leggi il mio primo editoriale telegrafico per la Nwsl del Primo Maggio.
LA POLITICA DEL LAVORO DEL M5S – 1. LAVORARE MENO…
… per lavorare tutti: ma le esperienze francesi del 1981 e del 2001 mostrano che la riduzione generale autoritativa dell’orario di lavoro non redistribuisce l’occupazione; e gli studiosi ne hanno spiegato approfonditamente i motivi. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi. Continua…
ANPAL: CIÒ CHE SI SPERIMENTA NON È LA RIFORMA
L’esperimento pilota che pretende di avere per oggetto l’assegno di ricollocazione applica regole che ne pregiudicano in partenza il risultato, consentendo ai beneficiari di rinviare la ricerca della nuova occupazione finchè godono del trattamento di disoccupazione. Quella di cui l’ANPAL sta avviando la sperimentazione ha poco a che fare con la riforma dei servizi per l’impiego del 2015. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
LA PASSIONE DI DON LORENZO MILANI
È il titolo di un mio articolo dedicato a uno dei più grandi profeti del secolo scorso e alla sua lezione sulla fecondità del (proprio) sacrificio. Lo ho scritto – riversandovi alcuni ricordi della sua frequentazione nel corso della mia adolescenza – per segnalare e commentare il libro appena uscito di Michele Gesualdi, uno dei suoi primi allievi, che ha vissuto con lui tutti gli anni dell’esilio nell’eremo di Barbiana. Il libro, nel quale la vita del priore di Barbiana è raccontata dal vivo, “in diretta”, verrà presentato a Roma giovedì prossimo in un convegno a Palazzo Giustiniani (nella locandina le indicazioni per chi intenda partecipare).
CHI HA PAURA DEL LAVORO MARGINALE?
La cooperativa Di mano in mano e il ristorante dei detenuti di Bollate: due casi molto particolari, ma niente affatto isolati, mostrano l’importanza sociale dei buoni-lavoro, o di qualcos’altro che svolga la stessa funzione, per abbattere il diaframma tra l’offerta di manodopera di soggetti deboli e una domanda di lavoro che c’è e che sarebbe un delitto lasciare inutilizzata. Leggi il mio editoriale telegrafico pubblicato sabato sul Corriere della Sera.
RISPOSTA A MASSIMO GIANNINI SULL'”ONORE RINNEGATO”
In presenza di un contrasto netto tra giudicato penale e giudicato civile e di una anomalia non secondaria nella composizione del collegio giudicante che ha condannato il senatore Minzolini, ho ritenuto preferibile che la pena non interferisse con il suo mandato parlamentare: leggi la mia lettera pubblicata ieri da Repubblica, in replica al fondo di Massimo Giannini di venerdì. In argomento v. anche l’editoriale telegrafico con cui giovedì avevo motivato la mia scelta nell’immediatezza del voto, e l’intervento in Aula di Corradino Mineo, senatore della Sinistra Italiana ed ex-dipendente RAI, che ha contribuito alla mia decisione.
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