È DAVVERO “MASOCHISMO” QUELLO DELLA POLITICA ITALIANA?
Incomprensione e insoddisfazione nei confronti del Parlamento nascono dalla sfasatura tra la vecchia immagine ideologica ancora coltivata dai partiti e lo schema del comportamento politico di fatto dominante in concreto: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi, in risposta al fondo di Michele Ainis sulla Repubblica di venerdì.
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VITALIZI – 1. QUELLI CHE ALIMENTANO L’ODIO ANTI-CASTA
Rispetto alle “pensioni d’oro” del vecchio regime Inps, i vitalizi pre-2011, ottenibili anche con una sola legislatura, costituiscono un privilegio ancora più inaccettabile, il cui superamento ha una legittimazione specifica aggiuntiva: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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CHE COSA ACCOMUNA LE BATTAGLIE NO-CETA E NO-VAX
In entrambi i casi l’opposizione al gioco cooperativo si nutre di una stessa distorsione cognitiva, stessa sfiducia negli interlocutori, stesso timore che il gioco sia dettato in realtà da interessi occulti. Leggi il mio primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 446.
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PERCHÉ SUL DEFICIT E IL DEBITO PUBBLICO MATTEO SBAGLIA
Ha più prospettive di crescita un’Italia isolata dal processo di integrazione europea, che punta sull’aumento ulteriore del proprio debito già enorme, o un’Italia protagonista di quel processo e inserita in un progetto di sviluppo continentale? Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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LA RIVOLTA CONTRO L’INVALSI E LE SUE VERE RAGIONI
La sinistra-sinistra che si oppone ai test Invalsi ha a cuore, molto più che l’interesse degli utenti del servizio scolastico, l’interesse della parte peggiore degli addetti al servizio stesso: cioè della parte che rifiuta di essere valutata. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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SE IL PAPA CONCEDE TROPPO AI LUOGHI COMUNI
Quando avalla l’idea che sia utile mandare prima in pensione i sessantenni per combattere la disoccupazione dei giovani, il Pontefice non considera che il maggior debito pubblico contribuisce a soffocare la nostra economia, comprimendo la domanda di lavoro; e saranno comunque i giovani stessi a doverlo ripagare: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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PERCHÉ OCCORRE RATIFICARE IL CETA (E FARLO SUBITO)
La ratifica dell’accordo con il Canada sul libero scambio da parte del Parlamento Europeo, nel febbraio scorso, ha costituito la risposta più concreta alla svolta protezionista del nuovo presidente degli U.S.A.; ora tocca ai Paesi membri. Leggi la mia relazione sul disegno di legge di ratifica dell’accordo, sulla base della quale la Commissione Lavoro del Senato ha espresso parere favorevole alla ratifica: qui le risposte puntuali alle obiezioni principali.
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SE IL M5S SI DÀ UNA RIVERNICIATA DI EUROPEISMO
Nelle elezioni comunali sta riemergendo la contrapposizione destra/sinistra, che esclude i grillini. Ma al livello nazionale resta dominante la contrapposizione tra europeisti e sovranisti, che darebbe ai grillini ancora uno spazio rilevante, come portabandiera degli anti-europeisti, se essi per opportunismo non vi stessero rinunciando: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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UK – 1. PERCHÉ LA BREXIT HA GIÀ PERSO
Ora che gli elettori hanno negato a Theresa May il mandato per la Hard Brexit, la Gran Bretagna si presenta al negoziato con la UE in condizioni di grande debolezza, che renderanno le conseguenze dell’uscita pochissimo appetibili anche per i suoi sostenitori più convinti: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
IL NUOVO DIRITTO DEL LAVORO SECONDO MACRON
Il neo-presidente francese ha da tempo preannunciato una riforma del lavoro e delle relazioni industriali sostanzialmente identica a quella annunciata, ma realizzata solo per metà, dal Governo Renzi: leggi il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 439, dove invito Governo e Parlamento, nella prossima legislatura, a completare l’opera. Continua…