Oggi è disponibile un’agenda elettronica, si chiama A-Lex, che permetterebbe ai giudici civili di fissare il calendario di ciascun process0, in modo concentrato e sequenziale (cioè non “in parallelo”) – Le prime sperimentazioni hanno dato esiti molto positivi: perché il ministero la rifiuta?
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Articolo di Bruno Tinti, ex magistrato, giornalista ed editore, pubblicato sul quotidiano la Verità il 27 ottobre 2017 – In argomento v. anche l’articolo di Gianantonio Stella sul Corriere della Sera del 1° novembre, Giustizia lenta: perché nessuna risposta? Continua…
In democrazia il Governo ha il dovere inderogabile della massima trasparenza: perché, dunque, il Guardasigilli tace ostinatamente sul motivo per cui rifiuta la donazione di uno strumento che, dove è sperimentato, si sta rivelando utile per accelerare i processi? .
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Articolo di Gianantonio Stella pubblicato sul Corriere della Sera del 1° novembre 2017 – In argomento, oltre all’articolo di mio fratello e mio citato nel testo, e all’intervista al dott. Maurizio Paganelli essa pure citata nel testo, v. la scheda presentata dalla Fondazione Giuseppe Pera al Consiglio Superiore della Magistratura, attualmente investito della questione
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Un magistrato dà conto dei risultati ottenuti applicando il metodo della trattazione sequenziale e concentrata delle controversie, reso possibile dall’agenda informatica A-Lex (strumento del quale il ministero della Giustizia – senza alcuna motivazione plausibile – appare riluttante ad allargare la sperimentazione)
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Intervista a cura di Roberto Damiani a Maurizio Paganelli, giudice del lavoro nel Tribunale di Pesaro, pubblicata sul Resto del Carlino il 29 ottobre 2017 – In argomento v. anche l’articolo di mio fratello Andrea e mio, Perché la Giustizia decide di rimanere lenta?, pubblicato sul Corriere della Sera il 17 ottobre e rimasto a tutt’oggi senza alcuna risposta da parte del ministero – Per la storia del progetto Themis da cui l’agenda A-Lex è nata, v. la scheda presentata dalla Fondazione Giuseppe Pera al Consiglio Superiore della Magistratura, attualmente investito della questione Continua…
Il ministero della Giustizia deve spiegare il motivo per cui rifiuta uno strumento che gli viene offerto gratis e che consentirebbe un formidabile miglioramento del funzionamento degli uffici giudiziari
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Articolo di Andrea e Pietro Ichino, pubblicato sul Corriere della Sera del 17 ottobre 2017; per ora nessuna risposta – È on line su questo sito una scheda che racconta l’intera vicenda del progetto Themis Continua…
Il provvedimento chiede ad aziende e amministrazionni di istituire un organo-filtro capace di raccogliere attraverso un canale riservato le segnalazioni di possibili malversazioni e di distinguerle da delazioni diffamatorie; e definisce meglio i confini del segreto professioale, d’ufficio e aziendale
A) Estratto del resoconto stenografico della seduta pomeridiana dell’11 ottobre 2017: interventi dei senatori Malan e Ichino sulla pregiudiziale di incostituzionalità del disegno di legge n. 2208/2230-A, Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato
B) Intervento svolto in Senato, nella seduta antimeridiana del 12 ottobre 2017, dal sen. Ichino in sede di discussione generale dello stesso disegno di legge – In argomento v. anche la relazione alla Commissione Lavoro del Senato sullo stesso disegno di legge Continua…
Giusto essere fieri della nostra cultura dei diritti civili e criticare le atrocità che si commettono nei Paesi in cui ancora a questa cultura non si è arrivati; ma senza dimenticare che solo qualche secolo fa le stesse atrocità, in nome della Giustizia, venivano commesse anche da noi
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Tariffario del secolo XV, conservato nell’Archivio comunale di Pietrasanta, tratto dal libro di Tessa Nardini e Stefania Neri, Versilia insolita. Quello che le guide tradizionali non dicono, Pezzini ed., 2016, p. 35 – Le note redazionali sono di questo sito
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Le deleghe al Governo per il riordino della disciplina in materia di fallimento, che d’ora in poi si chiamerà liquidazione giudiziale, e di amministrazione straordinaria
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Relazione presentata il 18 luglio 2017 alla Commissione Lavoro del Senato, in funzione dell’esame in sede consultiva del d.d.l. n. 2831 Continua…
Uno dei motivi, probabilmente il principale, per cui l’Italia è l’unico gerande Paese europeo a non essere stato colpito da attentati dei terroristi islamici va individuato nell’eccellenza delle tecniche di contrasto alla criminalità organizzata, sviluppate negli ultimi trent’anni dalla Digos nella lotta contro la mafia e contro il terrorismo politico
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Articolo di Stephanie Kirchgaessner e Lorenzo Tondo pubblicato da The Guardian il 24 giugno 2017 – In argomento v. anche l’editoriale telegrafico di un anno fa, Una nostra eccellenza preziosa, nel quale osservavo quanto sia più efficiente la Digos rispetto ai corpi di polizia preposti ai servizi antiterrorismo degli altri maggiori Parsi UE Continua…
Il trasferimento di un magistrato allunga notevolmente la durata dei processi che passano a un altro – L’impatto negativo dei trasferimenti si ridurrebbe drasticamente se i procedimenti si svolgessero in modo sequenziale invece che in parallelo – Ma anche il numero dei trasferimenti si potrebbe ragionevolmente ridurre
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Prefazione di Andrea Ichino al libro di Alice Guerra e Claudio Tagliapietra, Giudici con la valigia. Quanto costa il trasferimento dei magistrati alla Giustizia italiana, Aracne ed., 2016, pp. 116, € 8 – In argomento v. anche Themis: una “riforma” della giustizia senza nuove norme e a costo zero Continua…