MISURE PER ACCELERARE I PROCESSI A COSTO ZERO

OLTRE ALLA TRATTAZIONE DELLE CAUSE IN MODO SEQUENZIALE, INVECE CHE “IN PARALLELO”, ANCHE UN MIGLIORE GOVERNO DELLA MOBILITA’ DEI MAGISTRATI CONSENTIREBBE RIDUZIONI SIGNIFICATIVE NELLA DURATA MEDIA DEI PROCEDIMENTI: UN TERRENO SUL QUALE DOVRA’ CIMENTARSI IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, CHE E’ PROSSIMO AL RINNOVO

Articolo di Andrea Ichino pubblicato sul Sole 24 Ore del 30 aprile 2010

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PROSEGUE AL SENATO IL DIBATTITO SULLA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO FORENSE

 QUAL E’ LA RAGION D’ESSERE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI? QUALE DEVE ESSERE IL SUO RUOLO NEL CONFLITTO DI INTERESSI CHE PU0′ SOVENTE INSORGERE NEL RAPPORTO TRA IL PROFESSIONISTA E IL CLIENTE?

Interventi dei senatori Anna Finocchiaro (PD), Pietro Ichino (PD), Piero Longo (PdL), Enrico Morando (PD), Giuseppe Valentino (relatore, PdL) nel dibattito in Aula sul ddl n. 601, “in materia di riforma dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria”, trattI dal resoconto stenografico delle sedute antimeridiana e pomeridiana del Senato del 28 aprile 2010 – V. anche l’intervento di Pietro Ichino nella discussione generale al Senato, del 15 aprile 2010.

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UN BILANCIO NON FAZIOSO DEL PRIMO BIENNIO DELLA XVI LEGISLATURA

E’ TEMPO DI UN PRIMO RENDICONTO: HO RACCOLTO QUI UNA SCHEDA PER CIASCUN0 DEI TEMI MAGGIORI DELL’AGENDA POLITICA INTERNA NAZIONALE, SCEGLIENDONE L’AUTORE SECONDO IL SOLO CRITERIO DELLA COMPETENZA E DELL’INDIPENDENZA DI GIUDIZIO

Rassegna a cura di Pietro Ichino, nel secondo anniversario della XVI legislatura, 26 aprile 2010. Le stesse schede saranno pubblicate domani, 27 aprile, su lavoce.info. Ciascuna scheda rappresenta, ovviamente, soltanto l’opinione del rispettivo autore

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IL GRAN DISORDINE DEGLI ORDINI

IL DISEGNO DI LEGGE SULL’AVVOCATURA HA SOLLEVATO LE CRITICHE DELL’ANTITRUST E DI UNA PARTE DI CLIENTI E IMPRESE PER LA SCARSA APERTURA ALLA CONCORRENZA

Articolo di Alessandro De Nicola pubblicato sul Sole-24 Ore del 17 aprile 2010 

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PROFESSIONE FORENSE: RITORNO AL PASSATO

NEL MIO INTERVENTO IN AULA NELLA DISCUSSIONE SUL DDL PER LA RIFORMA DELLA DISCIPLINA DELL’ATTIVITA’ DEGLI AVVOCATI, SOTTOLINEO LA NECESSITA’ CHE IL CETO FORENSE SI LIBERI DI TRE IMMAGINI CHE NE PREGIUDICANO IL PRESTIGIO: QUELLA DELL’AZZECCAGARBUGLI, QUELLA DEL PROFESSIONISTA RAPACE E QUELLA DELLA CASTA CHIUSA

Testo tratto dal resoconto stenografico della seduta antimeridiana del Senato del 15 aprile 2010 – Sullo stesso tema v.  anche l’editoriale di Alessandro De Nicola sul Sole24 Ore del 17 aprile

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PROCESSO BREVISSIMO PER I POLITICI

PER LA PROTEZIONE DELLE PREROGATIVE DI TUTTI I PARLAMENTARI, INVECE DEL DIFFERIMENTO DEL PROCEDIMENTO PENALE, CHE AUMENTA IL PREGIUDIZIO PER IL LORO BUON NOME E PER IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA TOTALE DELLE RESPONSABILITA’,  PERCHE’ NON DISPORRE IL PRIVILEGIO ESATTAMENTE OPPOSTO, DI UN PROCEDIMENTO PENALE IMMEDIATO CON TEMPI BREVISSIMI DI SVOLGIMENTO?

Testo dell’intervento che avrei dovuto svolgere al Senato nella seduta pomeridiana del 9 marzo 2010, nella discussione sul disegno di legge n. 1996 sul c.d. “legittimo impedimento”  (disposizioni in materia di impedimento del Presidente del Consiglio e dei ministri a comparire in udienza nei procedimenti penali), a sostegno dell’emendamento n. 1.4 all’articolo 1. Non ho potuto svolgerlo perché il Governo ha posto la fiducia sul provvedimento prima dell’inizio della discussione degli emendamenti. Con l’emendamento cui l’intervento si riferisce proponevamo di sostituire l’articolo 1 del disegno di legge governativo con il seguente: “Art. 1- (Priorità assoluta ai processi penali a carico di membri del Parlamento). – Al fine di garantire il libero e ordinato esercizio delle prerogative e competenze connesse al mandato parlamentare, a norma degli articoli 67 e 68 della Costituzione, la presente legge riconosce priorità assoluta ai procedimenti penali a carico di membri delle Camere, in sede di formazione dei ruoli di udienza e trattazione dei processi”.

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QUESTIONE GIUSTIZIA: ANCHE QUI OCCORRE INTRODURRE TRASPARENZA, VALUTAZIONE, BENCHMARKING

CIO DI CUI HA URGENTE BISOGNO LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA SONO MECCANISMI DI AUTOGOVERNO CHE NE GARANTISCANO IN MODO PIU’ RIGOROSO L’EFFICIENZA, OGGI CLAMOROSAMENTE INSUFFICIENTE. LA RICETTA E’ IN GRAN PARTE LA STESSA CHE VALE PER LE ALTRE AMMINISTRAZIONI: RILEVAZIONE DEGLI INDICI DI PERFORMANCE DEGLI UFFICI E DEI SINGOLI MAGISTRATI, OBBLIGO EFFETTIVO PER I MENO VIRTUOSI DI ALLINEARSI ALLA MEDIA

Lettera pervenuta il 9 gennaio 2009. Segue la mia risposta.

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I DANNI PRODOTTI DALL’EMENDAMENTO SALVA-PREMIER

PARALIZZA IL DIALOGO SULLE RIFORME ISTITUZIONALI, INTRALCIA GRAVEMENTE L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA, TOGLIE CREDIBILITA’ ALL’INIZIATIVA SUL TERRENO DELL’EFFICIENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

18 giugno 2008

     L’innesto nel decreto-sicurezza dell'”emendamento-Berlusconi”, mirato chirurgicamente a impedire la conclusione del processo in cui il Capo del Governo è imputato di corruzione giudiziaria, al costo di un gravissimo intralcio generale per il funzionamento della giustizia penale, pone un’ipoteca pesante sulla possibilità di un dialogo fecondo tra maggioranza e opposizione circa le riforme istituzionali. Il Paese ne ha pur sempre urgente bisogno, ma ora le difficoltà si raddoppiano. Continua…

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