LETTERA APERTA DI UN MAGISTRATO AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

SULL’ASSURDITÀ DI UNO STATO CHE CONDANNA SE STESSO A RISARCIRE IL DANNO PRODOTTO DA UNA DISFUNZIONE, SENZA FAR NULLA PER CORREGGERLA, COME SAREBBE POSSIBILE IN TEMPI BREVI E CON COSTI MOLTO RIDOTTI

Lettera aperta del giudice Francesco Tripodi al ministro della Giustizia, 6 giugno 2012 – Sul progetto Themis per una migliore organizzazione del lavoro degli uffici giudiziari, v. Misure per accelerare i processi a costo zero, articolo di Andrea Ichino pubblicato sul Sole 24 Ore il 30 aprile 2010

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TERRORISMO: PERCHÉ LA NOSTRA GIUSTIZIA NON INTENDE CHIAMARLO COL SUO NOME?

DOPO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE DELL’APRILE SCORSO, ANCHE QUELLA DELLA CORTE D’ASSISE D’APPELLO DI MILANO  SPOSA UNA STRANA NOZIONE DI “TERRORISMO”, NELLA QUALE NON RIENTRA L’ATTIVITA’ DELLE “NUOVE BR”

Articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 29 maggio 2012 Continua…

LA MIA DICHIARAZIONE AL PROCESSO CONTRO I NUOVI BRIGATISTI ROSSI

FIN DALL’INIZIO DEL PROCESSO HO OFFERTO A TUTTI E CIASCUNO DEGLI IMPUTATI DI RINUNCIARE ALLA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE, DIETRO IL RICONOSCIMENTO DA PARTE LORO DEL MIO DIRITTO A NON ESSERE AGGREDITO

Dichiarazione resa davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano, nel corso dell’ultima udienza del giudizio di rinvio contro il gruppo di appartenenti alle “nuove Brigate Rosse”, 28 maggio 2012 (la pubblico anche per correggere il modo scorretto in cui essa è stata riportata  dal sito Repubblica.it, il quale mi ha attribuito parole di sapore vittimistico mai pronunciate) – Sulla sentenza della Corte di Cassazione che ha dato luogo a questo giudizio di rinvio v. il mio commento del 14 maggio scorso – Sulla nuova sentenza della Corte d’Assise d’Appello, pronunciata il 28 maggio, v. il mio commento sul Corriere della Sera del giorno dopo   Continua…

LA CASSAZIONE: CHE DIFFERENZA C’È TRA VIOLENZA POLITICA E TERRORISMO?

LA SORPRENDENTE SENTENZA CON LA QUALE LA CORTE SUPREMA SOLLEVA DUBBI SUL FATTO CHE UN GRUPPO CLANDESTINO ARMATO, IMPEGNATO A PREPARARE ATTENTATI E AGGRESSIONI CON FINALITÀ APERTAMENTE POLITICHE, POSSA QUALIFICARSI COME BANDA ARMATA CHE PRATICA UN TERRORISMO EVERSIVO

Articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera del 10 aprile 2012, che riporta i passaggi più rilevanti della motivazione della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Milano del giugno 2010 (v. in proposito la mia testimonianza all’udienza del processo del 23 gennaio 2009), pur sposandone la ricostruzione dei fatti, rinviando ad altra sezione della stessa Corte per un nuovo giudizio

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ROULETTE RUSSA DEI GIUDIZI – 4 – UNO SCAMBIO ALL’INTERNO DEL TEAM DI RICERCA

L’INTERVENTO DELL’ECONOMISTA PERSICO E LA RISPOSTA DI ANDREA ICHINO E PAOLO PINOTTI, AUTORI DELL’ARTICOLO CHE HA DATO ORIGINE AL DIBATTITO, CENTRATA SU DI UN INTERESSANTE CONFRONTO FRA TERAPIE MEDICHE E METODI DI SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE DI LAVORO 

Articolo di Nicola Persico, pubblicato sul sito lavoce.info il 16 marzo 2012, seguito dalla replica di Andrea Ichino e Paolo Pinotti Gli scambi precedenti, originati dall’articolo La roulette russa delle cause in tema di licenziamento, sono i seguenti: Roulette russa dei giudizi – 1 – , Rolulette russa dei giudizi – 2 –, Rolulette russa dei giudizi – 3 –
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ROULETTE RUSSA DEI GIUDIZI – 3 – IL DIBATTITO CON MAGISTRATURA DEMOCRATICA PROSEGUE

Lettera di Margherita Leone (Presidente della Sezione lavoro Tribunale di Roma) e Amelia Torrice (Presidente della Sezione lavoro  della Corte di Appello di Roma), pubblicata su Lavoce.info il 12 marzo 2012, a seguito dell’articolo di Andrea Ichino e Paolo Pinotti pubblicato sul Corriere della Sera del 3 marzo 2012 – Segue la replica degli stessi Andrea Ichino e Paolo Pinotti – Allo stesso articolo hanno risposto anche Pietro Martello con lettera pubblicata sul Corriere della Sera il 7 marzo 2012, Carla Ponterio e Roberto Riverso con lettera pubblicata su Lavoce.info il 6 marzo 2012

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ROULETTE RUSSA DEI GIUDIZI – 2 – LA REPLICA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE-LAVORO DEL TRIBUNALE DI MILANO

IL PROBLEMA NON RIGUARDA SOLTANTO IL TEMPO MEDIO DEI GIUDIZI, BENSÌ LA VARIABILITÀ DA GIUDICE A GIUDICE – E IL PROBLEMA SI AGGRAVA SE A VARIARE STABILMENTE NON È SOLO LA DURATA, MA ANCHE IL CRITERIO DI GIUDIZIO

Lettera di Pietro Martello (Presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Milano), pubblicata sul Corriere della Sera del 7 marzo 2012, a seguito dell’articolo di Andrea Ichino e Paolo Pinotti pubblicato sullo stesso quotidiano il 3 marzo 2012 – segue la replica degli stessi Andrea Ichino e Paolo Pinotti – A questo articolo hanno risposto anche Carla Ponterio e Roberto Riverso con lettera pubblicata su Lavoce.info il 6 marzo 2012

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ROULETTE RUSSA DEI GIUDIZI – 1 – LA REPLICA DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA

I RISULTATI DELLA RICERCA SUI COMPORTAMENTI DIVERSI DEI SINGOLI MAGISTRATI, PER QUEL CHE RIGUARDA SIA LA DURATA DI PROCEDIMENTI SIMILI, SIA I LORO ESITI, METTONO A FUOCO UNA QUESTIONE CRUCIALE PER LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Lettera di Carla Ponterio e Roberto Riverso (esponenti di Magistratura Democratica), pubblicata su Lavoce.info il 6 marzo, a seguito dell’articolo di Andrea Ichino e Paolo Pinotti pubblicato sul Corriere della Sera del 3 marzo 2012 – Segue la replica degli stessi Andrea Ichino e Paolo Pinotti – A questo articolo ha risposto anche Pietro Martello con lettera pubblicata sul Corriere della Sera il 7 marzo 2012

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LA ROULETTE RUSSA DELLE CAUSE IN TEMA DI LICENZIAMENTO

UNA RICERCA SULLE CONTROVERSIE IN QUESTA MATERIA NEI TRE MAGGIORI TRIBUNALI ITALIANI (MILANO, ROMA E TORINO) MOSTRA CHE GLI ESITI, IN LARGHISSIMA MISURA, SONO AFFIDATI AL CASO 

Articolo di Andrea Ichino e Paolo Pinotti pubblicato sul Corriere della Sera il 3 marzo 2012 – V. anche una versione più ampia dello stesso articolo, e corredata delle tabelle e grafici, sul sito lavoce.info

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IL PESO DELLE REGOLE E LO SPREAD DI CIVICNESS NAZIONALE

LA DIFFERENZA TRA GERMANIA E ITALIA: LÌ IL PRESIDENTE SI DIMETTE APPENA LA MAGISTRATURA APRE UN’INCHIESTA, QUI 314 DEPUTATI SALVANO IL PREMIER CONFERMANDO COL VOTO CHE RUBY POTEVA (E DOVEVA) ESSERE CREDUTA LA NIPOTE DI MUBARAK

Articolo di Luigi Ferrarella pubblicato su Il Corriere della Sera del 18 febbraio 2012

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