TRUMP, IL GRANDE JIHADISTA

“VIVO ENTUSIASMO TRA I FONDAMENTALISTI DI OGNI CONTRADA PER IL BANDO DI TRUMP: ECCO FINALMENTE  ANCHE IN OCCIDENTE QUALCUNO CHE TRATTA LA GENTE SOLO SULLA BASE DI RAZZA E RELIGIONE, COME I TERRORISTI ISLAMISTI

L’Amaca di Michele Serra pubblicata su la Repubblica del 31 gennaio 2017 – In argomento v. anche Perché l’Isis vuole bloccare la globalizzazione e il sesto dei Sette appunti su Trump presidente e noi       Continua…

L’ANNO CHE RESTA DELLA LEGISLATURA HA UN SENSO SOLO SE NON LO SI PASSA A CINCISCHIARE

O FORZA ITALIA SI MOSTRA CONCRETAMENTE DISPONIBILE PER GLI INTERVENTI ESSENZIALI SU PARLAMENTO E LEGGE ELETTORALE, O È MEGLIO ANDARE AL VOTO A GIUGNO

Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 422, 27 gennaio 2017 – In argomento v. anche il mio commento a caldo alla sentenza della Consulta del 25 gennaio gli altri interventi e documenti raccolti nella sezione Riforme istituzionali    Continua…

LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI DELLA UE SUL NOSTRO BILANCIO: PERCHÉ MAI “IRRICEVIBILE”?

L’AGGETTIVO USATO DA MATTEO ORFINI COSTITUISCE UNA GRAVE SGRAMMATICATURA ISTITUZIONALE, CHE LO ALLINEA A UN QUALSIASI GRILLO O SALVINI

Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 422, 28 gennaio 2017    Continua…

LA SENTENZA DELLA CONSULTA PONE FORZA ITALIA DAVANTI A UN BIVIO

ORA BERLUSCONI DEVE DECIDERE IN FRETTA: O ACCETTA DI FARE IL MATTARELLUM INSIEME AL PD, O IL SUO RIFIUTO SPIANA LA STRADA ALLE ELEZIONI A GIUGNO CON LE LEGGI DISEGNATE DALLA CONSULTA

Editoriale telegrafico sulla sentenza della Corte costituzionale in materia di legge elettorale, 25 gennaio 2017 Tutti i documenti e gli interventi sulla stessa materia sono raccolti nella sezione Riforme istituzionali di questo sito    Continua…

QUALE CHE SIA LA DECISIONE DELLA CONSULTA, IL NOSTRO DESTINO POLITICO RISCHIA DI ESSERE QUELLO DELLE “LARGHE INTESE”

L’UNICO ARGOMENTO CON CUI LA CORTE COSTITUZIONALE PUÒ MOTIVARE LA CANCELLAZIONE DELLA REGOLA DEL BALLOTTAGGIO È IL RISCHIO DI MAGGIORANZE DIVARICATE TRA CAMERA E SENATO; MA È LA COSTITUZIONE STESSA, NON RIFORMATA, CHE TENDE A RISULTATI ELETTORALI DIVERSI NEI DUE RAMI DEL PARLAMENTO

Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 421, 22 gennaio 2017 – Altri interventi e documenti sulla riforma elettorale sono reperibili nella sezione Riforme istituzionali di questo sito   Continua…

GLI ELETTORI, L’ARTICOLO 27 E LA GIUSTIZIA “AGO E FILO”

PER CONVINCERE L’OPINIONE PUBBLICA CHE, NELL’INTERESSE DI TUTTI, È MEGLIO LA GIUSTIZIA CHE “RICUCE” RISPETTO A QUELLA CHE “TAGLIA”, OCCORRE RACCONTARE LE MOLTE STORIE DI SUCCESSO DEL METODO DELL’ “AGO E FILO” FIN DALL’INIZIO, DA QUANDO LA FERITA È ANCORA APERTA NELLA VITTIMA E NELL’ANIMO DI CHI L’HA COLPITA

Padova 2

Il lungo corridoio di accesso alla palestra del Carcere di Padova dove si è svolto il convegno

Il 20 gennaio 2017 nella grande palestra del Carcere di Padova si è svolto un convegno promosso dalla rivista Ristretti Orizzonti, diretta da Ornella Favero, sul tema del “fine pena mai” e degli eccessi nell’applicazione delle misure di sicurezza previste dagli articoli 4-bis e 41-bis dell’ordinamento penitenziario, con la partecipazione di circa 600 persone – Quello che segue è il mio intervento nel corso dell’incontro, che ha visto anche quelli di numerosi detenuti, di loro parenti, e di altrettanto numerosi studiosi, politici ed esperti della materia, tra i quali il professor Giovanni Maria Flick, l’ex-pubblico ministero milanese Gherardo Colombo, il direttore dell’Unità Sergio Staino, l’esponente radicale Rita Bernardini, il senatore Luigi Manconi e il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore – Questo mio intervento è stato ripreso quasi integralmente su l’Unità del 25 gennaio 2017 sotto il titolo Le carceri cambiano se cambiano gli italiani – I link a documenti precedenti in argomento, già a loro tempo pubblicati su questo sito, sono contenuti nel testo Continua…

SETTE APPUNTI TELEGRAFICI SU DONALD TRUMP E NOI

STIAMO ATTENTI A NON LIQUIDARE IL NEO-PRESIDENTE U.S.A. COME “POPULISTA”: LO È, MA  È ANCHE IL NUOVO LEADER MONDIALE DEI “SOVRANISTI”, I CUI ARGOMENTI NON SONO TUTTI IRRAGIONEVOLI, NÉ TUTTI PROPRI DELLA SOLA DESTRA; ESSI VANNO CONTRASTATI DIMOSTRANDO CHE LA GLOBALIZZAZIONE PUÒ CONVENIRE PER PRIMI AI PIÙ DEBOLI

Editoriale per la Nwsl n. 421, 20 gennaio 2017 – In argomento v. anche documenti e interventi contenuti nel portale Il nuovo spartiacque della politica mondiale     Continua…

A TESTA BASSA CONTRO LA RIFORMA DEL LAVORO: LA STORIA SI RIPETE

GIÀ NEGLI ANNI ’90 CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI AL MERCATO DEL LAVORO, POI NEGLI ANNI 2000 CONTRO LA LEGGE BIAGI, UNA PARTE DELLA SINISTRA POLITICA E SINDACALE SI È SCAGLIATA A TESTA BASSA, SALVO POI DIMENTICARE DEL TUTTO QUELLE BATTAGLIE DOPO AVERLE DEFINITIVAMENTE PERSE – OGGI LA STORIA SI RIPETE

Articolo pubblicato sul Sole 24 Ore il 10 gennaio 2017 – In argomento v. anche Referendum sul Jobs Act: un’arma impropria, pubblicato su lavoce.info il 22 dicembre 2016, e i numerosi altri interventi e documenti reperibili nella sezione Lavoro di questo sito  
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REFERENDUM SUL JOBS ACT: UN’ARMA IMPROPRIA

IL QUESITO IN TEMA DI LICENZIAMENTI PRESENTA DUE PROFILI DI INAMMISSIBILITÀ, PER DIFETTO DI UNITARIETÀ E PER IL CONTENUTO NON SOLTANTO ABROGATIVO, MA ANCHE SOSTANZIALMENTE PROPOSITIVO; QUELLO SUI VOUCHER GETTA IL BIMBO INSIEME A (POCA) ACQUA SPORCA

Articolo pubblicato su lavoce.info il 22 dicembre 2016 – In argomento v. anche Referendum Cgil: non torniamo indietro di trent’anni!
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ANCORA UN EPISODIO DI PESSIMA INFORMAZIONE SUL MERCATO DEL LAVORO

L’INSPIEGABILE COMPORTAMENTO DEL QUOTIDIANO LA STAMPA, CHE PUBBLICA UN ARTICOLO VISTOSAMENTE POCO ACCURATO, SOTTO UN TITOLO GRAVEMENTE FUORVIANTE, E POI RIFIUTA, SENZA ALCUNA MOTIVAZIONE, DI PUBBLICARE UN INTERVENTO DI DISSENSO E RETTIFICA

Domenica scorsa – 11 dicembre 2016 – ho scritto una lettera al Direttore del quotidiano la Stampa, il giorno stesso in cui è uscito il paginone riprodotto qui sotto, contenente un articolo di Giacomo Galeazzi intitolato Effetto Jobs Act, crescono i licenziamenti disciplinari.

Stampa 11XII16

La Stampa, 11 dicembre 2016, pagine 12 e 13

Ho poi ripetutamente cercato di parlare con il Direttore stesso o un Vicedirettore, o un Caporedattore di turno, per tutta la settimana successiva, senza mai riuscire a superare il filtro della Segreteria e senza che alcuno di essi mi richiamasse, se non altro per comunicarmi il rifiuto del mio intervento. Poiché  a tutt’oggi, 17 dicembre 2016, la mia lettera non è stato pubblicata, né in tutto né in parte, non mi resta che pubblicarla su questo sito. Con lo stupore per il comportamento, a me incomprensibile, della Direzione di un quotidiano che considero al vertice dell’eccellenza nel panorama della stampa italiana, e che oltretutto – pur senza esservi in alcun modo tenuto – ha sempre mostrato attenzione nei confronti delle mie idee, pubblicando negli ultimi anni diversi miei interventi e interviste. Un caso precedente di informazione giornalistica gravemente scorretta sulle dinamiche del lavoro dopo la riforma è quello del quotidiano Libero dell’11 maggio di quest’anno, il quale però pubblicò immediatamente, il giorno dopo, il mio intervento di rettifica, sia pure con una replica del Direttore, e per giunta il 4 novembre successivo pubblicò sullo stesso tema una mia ampia intervista sotto il titolo 1,2 milioni di assunzioni in più in due anni, due terzi stabili.  Sul tema delle dinamiche del mercato del lavoro dopo la riforma v. anche l’editoriale di mio fratello Andrea, pubblicato sul Corriere della Sera del 5 dicembre scorso, Che cosa dicono veramente i dati Inps sugli effetti del Jobs Act. Continua…

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