RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PER “LA LAICITA’ COME METODO” DI A. BARBERA

Riferimenti bibliografici allo scritto di A. Barbera su La laicità come metodo

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LA LAICITÀ COME METODO

IL METODO NECESSARIO PER LA COOPERAZIONE TRA PERSONE DI BUONA VOLONTA’ NELLA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE CONSISTE NEL RICONOSCIMENTO DELL’AUTONOMIA PROPRIA DELLA SFERA POLITICA E DI QUELLA TECNICO-SCIENTIFICA, DUNQUE NELLA RINUNCIA DA PARTE DI TUTTI, CREDENTI E NON CREDENTI, A FAR VALERE PROPRIE VERITA’ RIVELATE SUL TERRENO DELLE SOLUZIONI PRATICHE AI PROBLEMI DELLA CITTA’ DELL’UOMO

 Passi tratti dalla relazione di Augusto Barbera, tenuta all’Università di Bologna nell’ambito del Cortile dei gentili – Spazio di dialogo fra credenti e non credenti, promosso dal Pontificium Consilium de cultura, il 12 febbraio 2011 – testo provvisorio

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RUSCONI: LE AMNESIE DEI CATTOLICI IN POLITICA

SE I CATTOLICI HANNO INTENZIONE DI RIAPPROPRIARSI DI UN RUOLO IMPORTANTE IN POLITICA, SI IMPEGNINO SOPRATTUTTO A RIAFFERMARE I PRINCIPI DELL’ETICA PUBBLICA, INVECE CHE BATTERSI PER I VALORI DI UNA LOBBY ESCLUSIVA

Articolo di Gian Enrico Rusconi pubblicato su la Stampa, 28 dicembre 2010

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IL TESTAMENTO DI CHRISTIAN DE CHERGE’

“ECCO, POTRÒ, SE A DIO PIACE, IMMERGERE IL MIO SGUARDO IN QUELLO DEL PADRE, PER CONTEMPLARE CON LUI I SUOI FIGLI DELL’ISLAM COSÌ COME LI VEDE LUI, TUTTI ILLUMINATI DALLA GLORIA DEL CRISTO, FRUTTO DELLA SUA PASSIONE, INVESTITI DEL DONO DELLO SPIRITO, LA CUI GIOIA SEGRETA SARÀ SEMPRE DI STABILIRE LA COMUNIONE, GIOCANDO CON LE DIFFERENZE.”

Testamento di Padre Christian De Chergé, priore dell’Abbazia di Tibihrine, ucciso con altri sei monaci trappisti in Algeria nel maggio 1996, probabilmente da fondamentalisti islamici (ma forse dall’esercito regolare che voleva far ricadere la responsabilità su questi ultimi). Alla vicenda di padre Christian e dei suoi confratelli, profondamente inseriti nel villaggio di cui condividevano con passione e abnegazione tutta la vita, è stato dedicato il film  Des hommes et des dieux,  titolo non felicemente reso da noi  con  Gli uomini di Dio: v. in proposito, in coda al Testamento, la recensione di Giona A. Nazzaro, apparsa su Micromega, ottobre 2010

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IGNAZIO MARINO CHIEDE AL PD LA STESSA CHIAREZZA, CORAGGIO E LAICITA’ CHE CHIEDE QUESTO MANIFESTO

IL “MOVIMENTO” DI IDEE E PROGETTI LANCIATO DALL’EX-SEGRETARIO DEL PD NON E’ UNA CORRENTE, COME NON LO E’ QUELLO LANCIATO DA IGNAZIO MARINO DURANTE LA CAMPAGNA CONGRESSUALE DELLO SCORSO ANNO – NON C’E’ DUNQUE ALCUNA INCOMPATIBILITA’ TRA L’ADESIONE ALL’UNO E ALL’ALTRO: ANZI, A ME SEMBRA CHE SIA POSSIBILE E NECESSARIA LA CONVERGENZA TRA DI ESSI, SUL PRESUPPOSTO DI UNA COMUNE CONCEZIONE DELLA LAICITA’ DEL PARTITO, PER RIDARE AL PARTITO STESSO SLANCIO E CREDIBILITA’

Lettera pervenuta il 18 settembre 2010 – Segue la mia risposta

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INVASIONI DI CAMPO

UNA DOMANDA DALL’INTERNO DELLA CHIESA

Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 115 – 9 agosto 2010

La Radio Vaticana contesta l’anticipo dell’inizio delle partite di serie A alle 12 e mezza: “una invasione di campo” rispetto alla pratica della messa domenicale e del pranzo familiare, dice monsignor Carlo Mazza. Davvero la predicazione evangelica richiede che la Chiesa si ingerisca nella programmazione del campionato di calcio? Qual è la vera invasione di campo?
Sia ben chiaro: dal punto di vista giuridico e civile la Radio Vaticana e monsignor Mazza, al pari di chiunque altro, hanno tutto il diritto di dire la loro su qualsiasi argomento. La domanda che pongo nasce dalla preoccupazione, tutta interna alla Chiesa, di chi vorrebbe quest’ultima impegnata a conformare ai principi cristiani le coscienze più e prima che l’orarIo del fischio di inizio delle partite.

QUANDO L’ALTARE VA A FUOCO: IL CRISTIANO, LA BUONA POLITICA E LA RELIGIONE CIVILE

CI SONO MOMENTI IN CUI E’ DOVERE ANCHE DEL RELIGIOSO E DELLO STUDIOSO ACCETTARE DI SPORCARSI LE MANI COL FARE POLITICO; E QUI SORGE IL DRAMMA DELLA CONCILIAZIONE DIFFICILE TRA LA RAGIONE ETICA, LA RAGIONE INTELLETTUALE E LA RAGIONE POLITICA. PIETRO DEL GIUDICE HA SAPUTO REALIZZARE MIRACOLOSAMENTE QUELLA CONCILIAZIONE IN CIRCOSTANZE IN CUI QUESTO POTEVA APPARIRE IMPOSSIBILE

Relazione di Pietro Ichino al convegno su Un uomo di pace in tempo di guerra (Massa, 26 giugno 2010), nel decennale della morte di Pietro Del Giudice, domenicano del Convento fiorentino di San Marco, capo dei partigiani delle Apuane dall’estate del 1944 alla Liberazione, poi Prefetto di Massa nei mesi immediatamente successivi – Sulla dialettica tra ragione etica, ragione intellettuale e ragione politica v. anche, in questo sito, la mia conferenza su Morale e politica, con alcuni brani di Dietrich Bonhoeffer

CROCEFISSO: NON CHIEDIAMO LA RIFORMA DELLA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA

NOI SIAMO CHIESA: IL CROCIFISSO DEVE ESSERE SOLO UN SIMBOLO DELLA FEDE, NON UN SIMBOLO DELL’IDENTITA’ E DELLA CULTURA NAZIONALE, CIO’ CHE CONTRADDICE LO SPIRITO DELLA COSTITUZIONE E DELLO STESSO CONCORDATO – INSIEME A TANTI CATTOLICI CHE SI RICHIAMANO AL CONCILIO, SIAMO CONTRO LA CAMPAGNA DEL GOVERNO E DEL VATICANO PER RIFORMARE LA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO DEL 3 NOVEMBRE 2009

 

Documento di  Noi Siamo Chiesa, Roma 22 giugno 2010 – Sullo stesso tema v. anche il mio intervento al Senato del 4 novembre 2009

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ANCORA SULL’USO DEL CROCEFISSO NELLE AULE DI SCUOLE E TRIBUNALI

IL COORDINATORE PER L’ITALIA DEL MOVIMENTO PER UNA RIFORMA ECCLESIALE “NOI SIAMO CHIESA”, CONCORDA CON LA MIA POSIZIONE SULLA QUESTIONE DEL CROCIFISSO NEGLI EDIFICI PUBBLICI

Lettera pervenuta il 24 maggio 2010 –  V. in proposito il mio intervento in Senato dello scorso novembre 

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APPUNTI SULL’ETICA DEL SUCCESSO

RAGIONE POLITICA, RAGIONE INTELLETTUALE O SCIENTIFICA, RAGIONE ETICA, NELLA TENSIONE AL BENE COMUNE: RIFLESSIONI RILEGGENDO BONHOEFFER

Un capitolo di Resistenza e Resa di Dietrich Bonhoeffer è dedicato a questo tema, cruciale sia per chi si impegna nel lavoro politico in un sistema democratico, sia per chi si trova, come lo stesso D.B. si è trovato, a lottare contro una feroce dittatura. In democrazia la buona politica richiede il consenso a breve termine (il “successo”), indipendentemente dal valore intrinseco delle scelte compiute; quando invece si tratta di resistenza a un regime dittatoriale, conta principalmente di quanto si accelera la fine della tirannia. Dove il “vero”, il “buono” e ciò che è storicamente efficace divergono, qual è la scelta giusta? La tabella che segue si propone di schematizzare il dramma di cui parla il grande teologo protestante, che per aver tradotto in comportamenti politici le proprie convinzioni religiose ha sofferto il carcere e poi l’impiccagione, nell’inferno di Flossemburg, nel 1943. Con riflessi evidenti sul tema della intrinseca laicità delle scelte politiche del credente – Pasqua 2010

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