Due periodi nella storia dello stabilimento: con un bilancio molto positivo il primo (anni ’60), molto meno il secondo
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Messaggio pervenuto il 24 gennaio 2020 – In argomento v. anche Ancora sull’inquinamento atmosferico prodotto dall’Ilva
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L’ultimo messaggio al mondo di una testimone straordinaria della fede ebraica e cristiana, scritto sul treno che la sta portando ad Auschwitz
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Cartolina indirizzata a Christine van Nooten, che Etty Hillesum lasciò cadere presso Glimmen, nei Paesi Bassi, dal carro-bestiame sul quale era stata caricata con la sua famiglia per la deportazione verso il campo di sterminio, martedì 7 settembre 1943 (la cartolina, forse non ancora affrancata, venne fortunosamente raccolta da qualcuno che la spedì poco dopo alla destinataria) – E.H. morirà ad Auschwitz meno di tre mesi dopo, il 30 novembre dello stesso anno – Ebrea olandese, E.H. avrebbe avuto la possibilità di sottrarsi alla deportazione nazista; ma scelse di non farlo per vivere fino in fondo quell’esperienza insieme al suo popolo, ponendosi fino all’ultimo al servizio dei più deboli e smarriti nel “campo di transito” allestito dalle SS a Westerbork – Il suo diario degli ultimi due anni (1941-1943) costituisce una delle testimonianze più straordinarie della continuità tra fede ebraica e fede cristiana (ancorché mai tradotta, quest’ultima, in un’adesione formale a una chiesa) e della sperimentazione quotidiana, nelle condizioni più difficili e drammatiche, del significato concreto della parola evangelica “salvezza” – In argomento v. anche il post con cui su questo sito è stato celebrato il Giorno della Memoria l’anno scorso: Il lavoro che uccide, il lavoro che salva Continua…
“Questi due anni di lavoro politico ci hanno insegnato che gli ideali liberal-democratici non bastano forse per costruire un partito e dargli un programma, ma sono certamente il lievito indispensabile di tutti i programmi politici che si confrontano costruttivamente in una democrazia moderna”
Lettera pervenuta l’11 gennaio 2020 – Le altre lettere e le recensioni relative a La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro Continua…
“[…] C’è qualcosa di molto speciale in Gigi: è il mettere un affetto quasi paterno nell’insegnare, che so, come trattare la lastra di zinco, senza mai un rimprovero anche quando prendi una cantonata […] è un maestro nel senso più pieno del termine, e per questo non si può non provare per lui un sincero grande affettoigi […]”
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Lettera di Pepe Giolitti pervenuta il 18 novembre 2019 – Le altre recensioni, commenti e lettere sul libro Il segreto del Naviglio Grande sono raccolti nella pagina web dedicata al libro Continua…
La storia di Gigi Pedroli, che è poi storia della città di Milano nel secolo scorso, merita uno storytelling, che potrebbe intitolarsi Miracolo a Milano
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Breve recensione de Il segreto del Naviglio Grande, a cura di Giangiacomo Schiavi, pubblicata sul Corriere della Sera del 25 novembre 2019 – Le altre recensioni, commenti e lettere sullo stesso libro sono raccolti nella pagina web dedicata al libro Continua…
“[…] Grazie di avermi restituito, con questo libro, un pezzo della mia vita […]”
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Lettera pervenuta l’8 novembre 2019 – Le altre lettere, recensioni e commenti su Il segreto del Naviglio Grande sono raccolte nella pagina web dedicata al libro Continua…
“[…] Un libro che racconta in modo magistrale, senza fronzoli, di una città accogliente e fraterna, inimitabile, unica, e di un suo figlio […]”
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Lettera di Bruno Fogacci, pervenuta l’8 novembre 2019 – Le altre lettere, recensioni e commenti su Il segreto del Naviglio Grande sono raccolte nella pagina web dedicata al libro Continua…
Nell’attenzione sempre manifestata da Giuseppe Pera per le sepolture di coloro che ci hanno preceduto si esprimeva la percezione di un legame con essi che la morte non distrugge, che il tempo non travolge ma talvolta addirittura rafforza – Qui il ricordo del suo omaggio alle tombe dei fratelli Rosselli, di Ernesto Rossi e di Gaetano Salvemini
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Brano estratto, in occasione del Giorno dei Defunti 2019, da A colloquio con Giuseppe Pera. Il rapporto tra il maestro e i suoi allievi, intervento svolto da Vincenzo Antonio Poso al convegno per il decennale della morte di Giuseppe Pera, nostro comune maestro, 6 ottobre 2017 – Di quel convegno è disponibile su questo sito anche il mio intervento, I vent’anni di Giuseppe Pera alla direzione della Rivista Italiana di Diritto del Lavoro – In argomento meritano di essere riportate alcune righe di una pagina molto intensa de La bella degli specchi (Mondadori, 1976), nella quale Mario Tobino racconta del suo amico Giuseppe Pera:
“[…] ogni settimana – mi aveva confidato – andava al cimitero, davanti alla tomba di sua madre.
– Le parli?
– Sì.
– Che le dici?
– Tutto. […]”
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Il nostro ricordo di una amica di famiglia, grande cultrice del tomismo moderno, forte alpinista negli anni venti e trenta, con una passione straordinaria per il cioccolato
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Contributo di Giovanna, Maria Paola e Pietro Ichino al libro in corso di pubblicazione Sofia Vanni Rovighi – Filosofia per la vita, a cura di Alessandra Tarabochia, allieva della professoressa di filosofia teoretica nell’Università Cattolica di Milano, per i tipi dell’editrice Prometeus – Segue la ricetta della famosa torta di cioccolato legata al nome della stessa S.V.R. Continua…
“Capita, seppur di rado, di incontrare attraverso uno scritto persone sconosciute, che ti pare abbiano percepito e compreso i tuoi stessi pensieri esprimendoli con una chiarezza che stupisce: così in questo libro molte pagine ci hanno chiarito situazioni e valutazioni sul tema del lavoro che non eravamo riusciti a mettere a fuoco”
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Messaggio pervenuto il 9 ottobre 2019 – Tutte le lettere, commenti e recensioni de La casa nella pineta sono facilmente raggiungibili attraverso la pagina web dedicata al libro Continua…