Dal 2018 il Partito Democratico è afono su temi cruciali come quello della difficoltà crescente delle imprese per trovare il personale, dell’arretratezza delle politiche attive del lavoro, dell’adeguamento dei salari alle differenze del costo della vita effettivo – Ma le divergenze irrisolte in seno al partito riguardano anche altre materie
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Intervista a cura di Alessandra Ricciardi, pubblicata su Italia Oggi il 23 febbraio 2023 – In argomento v. anche L’ambivalenza del Pd sul JKobs Act: ivi il link che consente di risalire ai post precedenti sullo stesso tema
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Mentre sul terreno della politica internazionale la convergenza tra le diverse anime del Pd è solida e senza zone d’ombra, sulla politica del lavoro la convergenza è solo apparente, con una difficoltà grave di discussione aperta sulla riforma dei licenziamenti 2012-2015
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Editoriale pubblicato il 12 febbraio 2023 sulla Gazzetta di Parma – In argomento v. anche Un partito e due anime che non si parlano Continua…
In una democrazia competitiva, dove è il Governo la posta in gioco alle elezioni, la presenza di un soggetto politico a vocazione maggioritaria non è un’opzione tra le altre (come in troppi pensano oggi in seno al PD): è una precondizione sia per vincere le elezioni, sia per affrontare la prova del governo
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Sintesi dell’intervento pronunciato a Orvieto, Assemblea nazionale di Libertà Eguale, 15 gennaio 2023 – Della stessa Assemblea v. anche la relazione introduttiva di Giorgio Tonini
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Voterò per Majorino presidente, anche perché è lui che ha le maggiori probabilità di battere il candidato leghista Fontana – Per il Consiglio regionale, poiché voterò a Milano, Buccoliero e Bussolati
Nomi e note biografiche dei candidati PD al Consiglio Regionale della Lombardia ai quali darò la preferenza, votando a Milano; e quelli ai quali avrei potuto dare la preferenza, se la mia residenza fosse stata nelle rispettive province Continua…
Gli errori politici che hanno portato alla sconfitta del 25 settembre – La visione, il programma, la leadership per l’opposizione di oggi e il ritorno a essere maggioranza di domani – La riforma istituzionale: perché appoggiare il “premierato” invece che il “presidenzialismo”
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Slides utilizzate da Giorgio Tonini, membro della Presidenza di LibertàEguale, per la presentazione della sua relazione al convegno dell’associazione svoltosi a Orvieto il 14 gennaio 2023 – In argomento v. anche, su questo sito, l’intervista allo stesso Giorgio Tonini (allora presidente della Commissione Bilancio del Senato) pubblicata il 5 gennaio 2018 sul quotidiano Dolomiti, con un commento di Stefano Ceccanti Continua…
Tre anni fa era parso ad alcuni che i sistemi autocratici, Cina e Russia in particolare, si mostrassero meglio capaci di far fronte a crisi gravi come quella pandemica; oggi tutti i dati confermano invece la netta superiorità, su questo terreno come su diversi altri, dei sistemi liberal-democratici e una loro maggiore resilienza
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Fondo di Angelo Panebianco pubblicato sul Corriere della Sera il 4 gennaio 2023 e qui riprodotto per gentile concessione dell’Autore e dello stesso quotidiano – In argomento v. anche il mio articolo pubblicato su Linkiesta il 26 aprile 2022, Macron, Le Pen e il nuovo spartiacque politico fondamentale Continua…
Le contrapposizioni novecentesche per il cui superamento il partito è nato: ciò che in parte non è stato ancora accettato dalla sua ala sinistra – Il mancato dialogo tra le due anime del partito e la necessità vitale che esso si riattivi se il partito vuole risorgere
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Articolo pubblicato su la Repubblica il 5 dicembre 2022 – In argomento v. anche Un partito e due anime che non si parlano
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La contraddizione in cui cade chi denuncia la pericolosità per la democrazia della finanza internazionale e al tempo stesso predica un aumento ulteriore del nostro debito pubblico
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Una lettera al quotidiano Alto Adige sul mio editoriale telegrafico pubblicato il 23 ottobre, Il sovranismo e il deficit di bilancio, pubblicata a sua volta il 27 ottobre con la mia risposta – Segue una seconda lettera sullo stesso argomento, pubblicata il 29 ottobre, anche questa con la mia risposta
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“Bene che gli ucraini ricevano le armi di cui necessitano per respingere l’invasore, basta che sul pacco il nome del mittente non sia il mio” – La sola garanzia della pace è il modello liberal-democratico della società aperta
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 575, 7 novembre 2022 – In argomento v. anche Il bivio del voto sulle sanzioni all’Ungheria Continua…
La scuola non può essere fattore di uguaglianza sociale se non impara a valutare e premiare il merito molto più di quanto non lo faccia oggi; e il discorso riguarda, a ben vedere, allo stesso modo tutte le amministrazioni
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Articolo pubblicato su la Repubblica il 28 ottobre 2022 – In argomento v. anche Il Pd e i poveri
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