POMIGLIANO SEGNA UNA SVOLTA PER LE NOSTRE RELAZIONI INDUSTRIALI

IL MINISTRO SACCONI QUESTA VOLTA HA RAGIONE: QUALE CHE SIA L’ESITO DELLA VICENDA DELLA FIAT CAMPANA, ESSO SEGNERA’ DAVVERO UNA TAPPA CRUCIALE PER IL SISTEMA ITALIANO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI, COSTRINGENDONE TUTTI I PROTAGONISTI (CONFINDUSTRIA PER PRIMA) A METTERE PROFONDAMENTE IN DISCUSSIONE LA PROPRIA VECCHIA CULTURA

 

Editoriale per la Newsletter del 21 giugno 2010, alla vigilia del referendum con cui i lavoratori della Fiat di Pomigliano D’Arco decideranno la loro risposta al piano industriale presentato dall’Amministratore delegato Sergio Marchionne

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APPUNTI SULL’ACCORDO PROPOSTO DALLA FIAT PER L0 STABILIMENTO DI POMIGLIANO

LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTRASTO ALL’ASSENTEISMO E DI SCIOPERO PROPOSTE DALLA FIAT PER L’ACCORDO AZIENDALE DI POMIGLIANO NON VIOLANO LA LEGGE

Dichiarazione rilasciata all’Agenzia Ansa il 15 giugno 2010

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RELAZIONI INDUSTRIALI: COME INVIARE UN MESSAGGIO POSITIVO AGLI INVESTITORI STRANIERI

PER PORSI IN CONDIZIONE DI ATTIRARE IL MEGLIO DELL’IMPRENDITORIA MONDIALE, L’ITALIA HA URGENTE BISOGNO DI UN SISTEMA DI RELAZIONI INDUSTRIALI CHE CONSENTA LA SCOMMESSA SUL PIANO INDUSTRIALE INNOVATIVO, MEDIANTE L’ACCORDO AZIENDALE, ANCHE NELLE SITUAZIONI DI GRAVE DIVERGENZA TRA I SINDACATI MAGGIORI

Articolo pubblicato sul Corriere della Sera, nella rubrica Lettera sul Lavoro, il 14 giugno 2010 – Sul tema di questo articolo rinvio anche al mio saggio Che cosa impedisce ai lavoratori di scegliersi l’imprenditore

Caro Direttore, quale che sia il risultato finale della partita che si sta giocando in queste ore alla Fiat di Pomigliano d’Arco, essa costituisce l’ennesima conferma della grave inadeguatezza del sistema italiano delle relazioni industriali rispetto alle sfide dell’economia globale. L’immagine del sindacato italiano che questa vicenda dà al mondo è la stessa che diede due anni fa l’inconcludente trattativa con Air France-KLM per il futuro di Alitalia: quella di un sindacato profondamente diviso, ma anche incapace di darsi le regole necessarie per evitare che la divisione generi paralisi.
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POMIGLIANO: UNA NUOVA ALITALIA?

IL CASO DELLO STABILIMENTO CAMPANO DELLA FIAT RAPPRESENTA IN MODO EMBLEMATICO L’INADEGUATEZZA DEL SISTEMA ITALIANO DI RELAZIONI INDUSTRIALI RISPETTO ALLE SFIDE DELLA GLOBALIZZAZIONE: I LAVORATORI CHE NON SONO IN GRADO DI VALUTARE E SCOMMETTERE IN TEMPI RAPIDI SUI PIANI INDUSTRIALI PIU’ INNOVATIVI SONO DESTINATI A VEDERSI BATTERE DALLA CONCORRENZA STRANIERA NELLA COMPETIZIONE PER ATTIRARE IN CASA PROPRIA IL MEGLIO DELL’IMPRENDITORIA MONDIALE

Intervista a cura di Antonio Troise, pubblicata sul Mattino l’11 giugno 2010 – Sul tema di questa intervista rinvio anche al mio saggio Che cosa impedisce ai lavoratori di scegliersi l’imprenditore

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UN GIOCO A TRE INTORNO ALL0 STATUTO DEI LAVORATORI

LO STATUTO E’ STATO SCRITTO IN UN EPOCA IN CUI NELLE AZIENDE NON C’ERANO ANCORA I FAX, LE FOTOCOPIATRICI, I COMPUTER, I TELEFONI CELLULARI, INTERNET, E IL TEMPO DI VITA DELLE TECNICHE APPLICATE SI MISURAVA IN DECENNI (OGGI LO SI MISURA IN MESI): C’E’ MATERIA – ALTROCHE’ – PER UNA RISCRITTURA DI QUESTA LEGGE FONDAMENTALE, E SE QUESTO AVVENISSE SULLA BASE DI UN ACCORDO TRA TUTTE LE PARTI INTERESSATE SAREBBE MOLTO MEGLIO

“Lettera sul Lavoro” pubblicata sul Corriere della Sera del 31 maggio 2010

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LO STATUTO DEI LAVORATORI E LA CRISI DEL CONTRATTUALISMO SINDACALE

QUESTA E’ STATA, NEI PRIMI ANNI DOPO L’ENTRATA IN VIGORE UNA DELLE LEGGI IN MATERIA DI LAVORO CON TASSO DI EFFETTIVITA’ PIU’ ALTO NELL’ULTIMO MEZZO SECOLO, ANCHE PER LA SUA CHIAREZZA, SEMPLICITA’ E ADERENZA AGLI EQUILIBRI DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI – MA QUALITA’ SI SONO PERSE NELLA LEGISLAZIONE SUCCESSIVA IN QUESTO CAMPO

Intervento svolto nella seduta antimeridiana del 20 maggio 2010 del Senato, dedicata alla commemorazione della legge 20 maggio 1970 n. 300, nel quarantennale della sua emanazione. L’intervento è stato pubblicato dal quotidiano della CISL Conquiste del lavoro del 25 maggio 2010, in prima pagina – V. anche gli interventi di Paolo Nerozzi, Tiziano Treu, Maurizio Castro e Maurizio Sacconi, nella stessa seduta. Per un approfondimento sul tema della crisi del contrattualismo che ha coinciso con il periodo dell’elaborazione ed emanazione dello Statuto dei lavoratori, v. il mio intervento Appunti sulla catastrofe ideologica della Cisl negli anni ’60

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UN BILANCIO NON FAZIOSO DEL PRIMO BIENNIO DELLA XVI LEGISLATURA

E’ TEMPO DI UN PRIMO RENDICONTO: HO RACCOLTO QUI UNA SCHEDA PER CIASCUN0 DEI TEMI MAGGIORI DELL’AGENDA POLITICA INTERNA NAZIONALE, SCEGLIENDONE L’AUTORE SECONDO IL SOLO CRITERIO DELLA COMPETENZA E DELL’INDIPENDENZA DI GIUDIZIO

Rassegna a cura di Pietro Ichino, nel secondo anniversario della XVI legislatura, 26 aprile 2010. Le stesse schede saranno pubblicate domani, 27 aprile, su lavoce.info. Ciascuna scheda rappresenta, ovviamente, soltanto l’opinione del rispettivo autore

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PASQUALE DUI COMMENTA LA RIFORMA DEL DIRITTO SINDACALE CONTENUTA NEL D.D.L. N. 1872/2009

UNA PROPOSTA IDONEA A SUPERARE LA FASE ORMAI ULTRASESSANTENNALE DEL DIRITTO SINDACALE TRANSITORIO. QUALCHE PERPLESSITA’, PERO’ SULLA RIFORMA DELLO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI PROPOSTA NEL DISEGNO DI LEGGE

Commento del prof. Pasquale Dui, professore a contratto di Diritto sindacale nell’Università di Milano-Bicocca, pubblicato  nella rivista on-line Osservatorio del lavoro, ed. Ipsoa, al disegno di legge n. 1872/2009

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SOSPETTI SINDACALI SUL FUTURO DELL’ARTICOLO 18

MASSIMO D’ALEMA IN MATERIA DI LAVORO HA IDEE NETTAMENTE PIU’ AVANZATE RISPETTO ALLA MOZIONE BERSANI: ULTIMAMENTE, CON GIULIANO AMATO, HA APPOGGIATO ESPLICITAMENTE IL PROGETTO FLEXSECURITY. PER QUESTO, DOPO L’ENDORSEMENT DI GUGLIELMO EPIFANI ALLA MOZIONE, LA CGIL INCOMINCIA A PREOCCUPARSI
Articolo di Alessandra Sardoni, pubblicato su Il Foglio il 13 ottobre 2009

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GIUGNI: UN INTELLETTUALE SCOMODO PER TUTTI

DI FRONTE ALL’OPERA STRAORDINARIA DI QUESTO GRANDE INTELLETTUALE, INVECE DI CERCARE DI ARRUOLARLO NELLE PROPRIE FILE, CIASCUNO DI NOI FAREBBE MEGLIO A LASCIARSI METTERE IN DISCUSSIONE DALLE SUE IDEE

Dal resoconto stenografico della seduta pomeridiana del 6 ottobre 2009 (seduta n. 263 ) del Senato, dedicata alla commemorazione di Gino Giugni – Il testo dell’intervento è pubblicato anche dal sito lavoce.info 

ICHINO (PD).  Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ICHINO (PD). Signor Presidente, oggi abbiamo letto e sentito le commemorazioni dedicate a Gino Giugni da molti esponenti del mondo politico e del mondo sindacale: per esempio dal ministro Brunetta sulle colonne di Libero, dai leader di Cgil Cisl e Uil durante la cerimonia funebre presso al sede del Cnel, e qui al Senato da diversi colleghi. Tutti tendono a sottolineare, della lezione di Giugni, la parte in cui trovano conferma delle proprie posizioni. Forse, di fronte all’opera straordinaria di questo grande intellettuale, faremmo invece meglio tutti, a cominciare dalla parte politica cui appartengo, a cercare con cura, nel suo pensiero, quello che mette in discussione le nostre rispettive posizioni, in materia di politica del lavoro e delle relazioni industriali.

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