Nella “fase 3” stiamo vedendo un mondo a due velocità: da una parte quelli che si sono impegnati a spingere per la ripresa, si sono ingegnati per conciliare le necessarie misure di sicurezza con la ripresa del lavoro, dall’altro quelli – per lo più nel settore pubblico – cui la pandemia ha offerto una buona occasione per rallentare o fermarsi del tutto
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Articolo di Giorgio Damiani, avvocato del Foro di Udine, pubblicato il 14 giugno 2020 sul Messaggero Veneto – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 6 aprile 2020, La pandemia e la parità di trattamento fra i lavoratori; inoltre la mia intervista a Libero del 15 giugno 2020 Continua…
Mentre i privati che vogliono sopravvivere si arrabattano per riaprire tra mille costi (e rischi anche penali) aggiuntivi, troppi uffici pubblici non addetti ai servizi di prima linea restano chiusi: le pratiche burocratiche possono attendere
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 522, 18 maggio 2020 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico del 6 aprile, La Pandemia e la parità di trattamento fra i lavoratori Continua…
I difetti di capitale umano e di capitale sociale che ci impediscono di fare a meno di procedure amministrative e regole; ma snellire si può e si possono tagliare le unghie ai burosauri
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 520, 21 aprile 2020, illustrato con le quattro migliori vignette trovate sul tema via Google – In argomento v. anche Nuovi strumenti per amministrazioni pubbliche migliori Continua…
Estendere il trattamento di integrazione salariale al settore pubblico gioverebbe all’equità e consentirebbe di sostenere la parte degli stessi dipendenti pubblici che oggi è eroicamente in prima linea
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Quarto editoriale telegrafico per la Nwsl n. 219, 6 aprile 2020 – In argomento v. anche La dignità del lavoro non dipende dall’inamovibilità – V. inoltre gli editoriali telegrafici precedenti sul tema della pandemia Continua…
Un esempio da manuale di come una norma presentata come giro di vite draconiano contro i dipendenti pubblici infedeli o fannulloni si trasforma per loro in garanzia di impunità
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Terzo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 508, 21 ottobre 2019 – In argomento v. anche Impiego pubblico: la responsabilità della dirigenza – In questo sito ho dato, peraltro, a suo tempo notizia del Servizio interprovinciale per la prevenzione e risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro: un modello di buona organizzazione consortile del servizio di consulenza per la gestione del personale, che tutte le amministrazioni dovrebbero adottare, anche per neutralizzare i trabocchetti che la legge pone sul loro cammino
Continua…
Quel che conta è l’incompatibilità dell’impiego con un altro lavoro effettivamente svolto, non con la partita IVA; obbligare chi è assunto a termine a chiudere la partita IVA è una vessazione, che oltre tutto non impedisce gli abusi
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Editoriale telegrafico pubblicato sul dorso Milano del Corriere della Sera il 15 ottobre 2019, in riferimento alla lettera di Paola S. pubblicata nella rubrica di Giangiacomo Schiavi il 10 ottobre – Sul fenomeno del precariato nella scuola e il modo sbagliato in cui superarlo v. l’articolo di Andrea Ichino, Scuola: un clamoroso passo indietro Continua…
Nessuna pretesa di giudicare il loro comportamento in una situazione molto difficile, senza conoscere tutti i dettagli; ma alcune domande, non retoriche, abbiamo il dovere di porcele
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Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 497, 23 marzo 2019 – In argomento v. anche La diligenza del professore e la libertà di insegnamento, dell’agosto 2015 Continua…
Al contrario, per certi aspetti l’eccesso di protezione della stabilità del “posto” talvolta favorisce una perdita di dignità del lavoro
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Editoriale pubblicato dal Corriere della Sera il 3 luglio 2018 – In argomento v. anche La lotta al precariato e le buone intenzioni che lastricano le vie dell’inferno e Consigli non richiesti al ministro del Lavoro Continua…
La spiegazione fornita dagli apparati ministeriali per giustificare il differimento sine die del provvedimento disciplinare nei confronti dei due professori di Roma e Riccione, basata su di un preteso difetto del contratto collettivo applicabile, è totalmente sprovvista di fondamento
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Lettera di Sylvia Kranz, promotrice e responsabile del Servizio interprovinciale per la prevenzione e risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro, pervenuta il 29 gennaio 2018, in riferimento al mio editoriale telegrafico dello stesso giorno, Scuola: il motivo assurdo di un’inerzia, nel quale davo conto del motivo addotto dai vertici del ministero per spiegare il differimento del provvedimento disciplinare nei confronti dei due professori imputati di mancanze gravissime (scrivevo: “[…] mi è stato spiegato in alto loco che l’amministrazione non potrebbe fare diversamente, perché il vecchio contratto collettivo della scuola (in vigore nonostante sia da tempo scaduto) non prevede specificamente questa mancanza e per di più non stabilisce quale organo sia abilitato a provvedere. […]”)
Continua…
La pretesa di giustificare l’omissione del licenziamento in tronco del professore che invia sms erotici alle studentesse con una lacuna del contratto collettivo in vigore è improponibile
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Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 467, 29 gennaio 2018 – In argomento v. anche L’irremovibile inamovibilità del professore e la mia intervista del 28 gennaio su La responsabilità della dirigenza pubblica Continua…