LE INERZIE CLAMOROSE CHE SI DETERMINANO QUANDO L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA È INCAPACE DI SPENDING REVIEW, E I COSTI CHE NE DERIVANO
Lettera pervenuta il 5 ottobre 2015 – Sulla disciplina legislativa (per ora totalmente disapplicata) della mobilità d’ufficio dei dipendenti pubblici nei casi di eccedenza di personale, v. Il sovrano la legge non la applica: la cambia Continua…
ALL’INSEGNANTE PRECARIO CHE PROTESTA CONTRO LA NECESSITÀ DI SPOSTARSI PER OTTENERE L’ASSUNZIONE IN RUOLO OBIETTO CHE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DEVONO SMETTERE DI ATTRIBUIRE ALL’INTERESSE DEGLI ADDETTI VALORE PRIORITARIO RISPETTO A QUELLI DEGLI UTENTI
Lettera pervenuta il 1° agosto 2015 – Segue la mia risposta
Gent.mo Senatore, mi chiamo Michele Ragazzon e ho 46 anni; abito a Treviso con la mia famiglia: Elena, mia moglie, insegnante precaria di scuola dell’infanzia, Simonetta 17 anni, Silvia 8 e Luca 6. Appena ci avete informati delle immissioni in ruolo abbiamo festeggiato… (al giorno d’oggi, dopo circa una ventina di anni di precariato, ricevere un posto a tempo indeterminato…vale oro); poi però arriva la doccia fredda: “il candidato deve inserire tutte le province secondo ordine di preferenza, se rinuncia viene depennato”, A questo punto come famiglia ci siamo riuniti e abbiamo deciso: ci trasferiamo… qualunque sia la sede (da Verbania a Vibo Valentia). Ma voi… che dai vostri curriculum siete sposati con figli…avete pensato che non è giusto scardinare una famiglia dai propri luoghi d’origine…i bambini che a Treviso hanno i loro amici, i loro nonni, i loro cugini verranno a perdere tutto questo… e solo per un posto fisso… Dove sono i vostri tanto enunciati proclami sulla famiglia??? E le spese per l’affitto, il vitto, i trasferimenti per tornare qualche volta a trovare le nostre famiglie??? Avete pensato a tutto questo prima di votare la fiducia??? Come sistemerete tutto questo dopo aver concluso le assunzioni??? Resto in attesa di una vostra cortese risposta (anche se credo che questa non arriverà), vi ringrazio e vi saluto.
Michele Ragazzon e famiglia (Treviso)
Il punto è che nell’organizzazione di un servizio pubblico, e quindi anche nell’acquisizione della collaborazione delle persone necessarie per farlo funzionare bene, il criterio prioritario deve essere costituito dall’interesse degli utenti – nel caso della scuola: degli studenti, quindi della qualità dell’insegnamento – e non dall’interesse degli addetti al servizio stesso, ove contrastante con il primo. Le amministrazioni pubbliche italiane e quella scolastica in particolare negli ultimi decenni hanno troppo frequentemente e sistematicamente invertito la priorità. Rispetto a questo errore, che ha finito per porle troppo spesso al servizio dei propri addetti più e prima che dei cittadini-utenti, ora è giusto e doveroso voltare pagina. Se un insegnante di matematica è necessario a Rovigo e non a Pavia, occorre assumerlo soltanto se è disposto a lavorare a Rovigo. Va poi osservato che la maggiore efficienza e produttività del servizio, in ultima analisi, rafforza anche il prestigio degli addetti e la possibilità per loro di ottenere condizioni di lavoro migliori. E in un Paese nel quale le amministrazioni funzionano meglio gli imprenditori sono più propensi a investire, creando più occasioni di lavoro per tutti. (p.i.)
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LE MODIFICHE APPORTATE DALLA CAMERA RIGUARDANO, TRA L’ALTRO, LA SEMPLIFICAZIONE PER I NUOVI INSEDIAMENTI E PER L’ESERCIZIO DEI DIRITTI – MA IN TEMA DI LAVORO PUBBLICO SI MANIFESTA ANCORA, MARGINALMENTE, UNA VECCHIA TENDENZA A PRIVILEGIARE L’INTERESSE DELL’ADDETTO RISPETTO A QUELLO DELL’UTENTE
Relazione che svolgerò il 28 luglio 2015 alla Commissione Lavoro sul disegno di legge n. 1577-B, tornato all’esame del Senato per la terza lettura – In proposito v. anche la relazione svolta in sede di prima lettura nell’ottobre 2014 Continua…
LA CORTE COSTITUZIONALE, NEL GIUDICARE ILLEGITTIMO IL PROTRARSI DEL BLOCCO DELLA NEGOZIAZIONE COLLETTIVA, ESCLUDE PERÒ CHE NE DERIVI IL DIRITTO AD AUMENTI SALARIALI GENERALIZZATI E ANZI INDICA LA VIA DI UN NESSO TRA AUMENTI E MERITO
Estratto dalla motivazione della sentenza della Corte costituzionale 23 luglio 2015 n. 178, estensore Silvana Sciarra, preceduto da una sintesi e un mio breve commento – L’evidenziazione in grassetto di alcuni passaggi più rilevanti della motivazione è opera della redazione di questo post – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico dell’8 giugno 2015 Continua…
ANCHE IL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA CONCORDA SUL PUNTO CHE, IN CAPO AI DIPENDENTI PUBBLICI, COME IN CAPO A QUELLI PRIVATI, NON SUSSISTE UN “DIRITTO AL CONTRATTO COLLETTIVO”
Scheda per memoria Continua…
RACCONTO DELLA VICENDA INCREDIBILE DELLA NASCITA (CONTRASTATA DAGLI APPARATI) E DELLA SCOMPARSA (DAGLI STESSI SURETTIZIAMENTE DECISA) DI UNA NORMA – È LA DIMOSTRAZIONE DEL MODO IN CUI IL POTERE LEGISLATIVO DI FATTO DEGLI ALTI DIRIGENTI MINISTERIALI RIESCE A PREVALERE SU QUELLO DEL PARLAMENTO
Articolo per la Nwsl n. 350, 20 giugno 2015 Continua…
IL GIUDIZIO CHE SI CELEBRERÀ TRA DUE SETTIMANE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE È L’OCCASIONE PER UN CHIARIMENTO MOLTO IMPORTANTE SULLA PORTATA DEL PRINCIPIO CONTRATTUALISTICO NEL SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI DEL SETTORE PUBBLICO
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 348, 8 giugno 2015 Continua…
L’ORGANIZZAZIONE DELLA NOSTRA ISTRUZIONE PUBBLICA GIRA ANCORA QUASI DEL TUTTO INTORNO AGLI INTERESSI DEGLI ADDETTI, NON A QUELLI DEGLI STUDENTI
Articolo di Alberto Bisin pubblicato su la Repubblica del 16 aprile 2015
Continua…
DUE IMPOSTAZIONI TRA LORO POCO COMPATIBILI PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NEL SETTORE PUBBLICO: TRA LE DUE, MEGLIO QUELLA CHE GARANTISCE UNA MAGGIORE MOBILITÀ DEI DIRIGENTI PUBBLICI
Nota per la Nwsl n. 338, 21 marzo 2015 Continua…
PERCHÉ NELLA DISCUSSIONE SULLA RIFORMA SI CONSIDERANO SEMPRE PRIORITARI GLI INTERESSI DEGLI ADDETTI RISPETTO A QUELLI DEGLI UTENTI?
Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 337, 16 marzo 2015 – In argomento v. anche l’editoriale di ieri di G. Orsina su la Stampa Continua…